Ennesimo furto nella cittadina medievale. Questa volta è toccato al Comune. Qualcuno durante la notte si è introdotto all’interno del deposito degli attrezzi della squadra manutenzione, sita all’interno del mercato coperto nel quartiere Crocitta, e ha portato via una vecchia Fiat Panda con nel baule un gruppo elettrogeno, una Moto Ape Piaggio ancora più vecchia, anche se funzionante e ha fatto razzia di tutti gli attrezzi da lavoro: dal più costoso martello pneumatico, fino al semplice badile o al banale cavo elettrico. Nel deposito c’era anche un veicolo nuovo che però i ladri hanno snobbato, limitandosi a smontare il catalizzatore della marmitta. Infine, hanno tentato, riuscendoci in parte, di portar via dei cavi e del materiale in alluminio e rame. Compiuto il furto, probabilmente hanno utilizzato la vecchia Moto Ape per trasportare la refurtiva fino a un altro veicolo. Le Forze dell’ordine, infatti, l’hanno ritrovata in una stradina di campagna nei pressi della strada Quota 1000. La Panda, invece, ha viaggiato fino ad un parcheggio del quartiere Librino di Catania, dove è stata ritrovata dalla polizia. Il deposito del Comune era protetto da catenacci antiscasso che però sono stati forzati. Chi ha agito quindi era in possesso di efficaci attrezzi per lo scasso. Purtroppo, non si tratta dell’unico furto a Randazzo perpetrato ai danni degli enti e privati. Per questo il sindaco, Francesco Sgroi, sente il dovere di porre l’attenzione verso quello che definisce «un fenomeno da analizzare per sconfiggere al più presto».
«Questo è l’ennesimo furto che registriamo a Randazzo all’interno di edifici pubblici – spiega Sgroi – già in passato l’Ufficio veterinario dell’Asp, ma anche quello del Giudice di pace e diversi edifici scolastici sono stati visitati dai ladri. Ma se soprattutto nelle scuole i ladri hanno cercato le monete contenute nelle gettoniere dei distributori di cibi e bevande o i tablet, qui hanno rubato attrezzi per il lavoro, soprattutto nel settore dell’edilizia, dall’apparente valore modesto. Segno evidente che esiste un mercato di ricettazione». Trattandosi di attrezzi funzionanti ma usurati il danno economico per il Comune non è eccessivo. «Ricompreremo tutto subito – aggiunge Sgroi – ma bisogna fare qualcosa per garantire sicurezza. Io ringrazio le Forze dell’ordine per la solerzia con cui sono intervenuti appena abbiamo lanciato l’allarme. Sono certo che – conclude – grazie al loro lavoro, i malfattori verranno assicurati alla giustizia, restituendo serenità alla città». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 25-10-2023