Getta i rifiuti per strada e fra questi copie di documenti fiscali che lo hanno tradito. Tempi duri per tutti coloro che, incuranti del fatto che da qualche mese a Randazzo bisogna effettuare la raccolta differenziata, invece di selezionare carta e vetro, ostinatamente gettano sacchi di immondizia o rifiuti ingombranti nelle strade secondarie e nelle campagne, formando micro discariche. La società Ato Joniambiente, infatti, di fronte all’ennesima discarica formatasi in contrada Santa Caterina a Randazzo, ha deciso di indagare riuscendo a risalire all’identità di almeno uno dei presunti autori. Tutto è cominciato quando sempre maggiori segnalazioni informavano il call center della Joniambiente in una delle porte verso le meraviglie del Parco dell’Etna, si era formata una micro discarica. Sul posto quindi è stata inviata una squadra di operatori che, dopo aver verificato la veridicità delle segnalazioni, ha cominciato le operazioni di bonifica. Contemporaneamente però gli operatori, ove possibili, fra i tanti rifiuti, hanno cercato oggetti o documenti che potessero far risalire all’identità di chi ha contribuito a formare quel cumulo di rifiuti. E così è stato: fra le tante cartacce sono emerse numerose copie dei documenti fiscali di un artigiano di Randazzo che adesso rischia una multa che va dai 106 ai 620 euro. “Noi non siamo qui per sanzionare gli utenti – ci dice dispiaciuto il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino – ma per fare bene il servizio di raccolta dei rifiuti che oggi va eseguito con il sistema della raccolta differenziata. Purtroppo però ci capita anche questo, nonostante le campagne di informazione contro gli scarichi abusivi che deturpano l’ambiente. Chi deve liberarsi di rifiuti o di ingombranti ricordo che può telefonare al nostro numero verde 800. 911. 303; personale qualificato fornirà ogni informazione necessaria anche per il ritiro gratuito direttamente da casa”. “Scaricare rifiuti in campagna è vietato dalla legge, – continua Rubbino – mentre fare la raccolta differenziata è un obbligo. I controlli proseguiranno per punire i trasgressori. Speriamo di non dover sanzionare altri utenti”.
Fonte “La Sicilia” del 01-02-2012