Centinaia di giocattoli prodotti in Cina e potenzialmente pericolosi per la salute dei bambini, sono stati sequestrati dai carabinieri di Randazzo e dalla Guardia di Finanza di Bronte, nell’ambito di una maxi operazione di controllo degli ambulanti del mercato domenicale. L’operazione, effettuata con la Polizia municipale e contemporaneamente ai controlli a tappeto effettuati dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia stradale, è il frutto di un’attenta indagine dei carabinieri di Randazzo, che si sono accorti come all’interno del mercato numerosi ambulanti abusivi, oltre a compromettere il passaggio dei mezzi di soccorso e Protezione civile con bancarelle fuori posto o più grandi del previsto, vendevano marchi contraffatti e merce potenzialmente pericolosa. Così, a pochi giorni dal Natale, le forze dell’ordine hanno effettuato i controlli, sequestrando giocattoli sprovvisti dei marchi di sicurezza dell’Ue, per un valore di circa 10 mila euro. L’operazione ha anche permesso di individuare merce contraffatta per circa 40 mila euro, pronta per essere posta fra le bancarelle; borse, cinture e capi d’abbigliamento taroccati di ogni genere sono stati sequestrati. Fortunatamente, però, grazie a questa operazione, né i giocattoli, né la merce è arrivata sulle bancarelle. I militari, infatti, fin dalle prime luci dell’alba, hanno disposto diversi posti di blocco in tutti gli ingressi della medievale cittadina, bloccando tutti i furgoni e le auto dei mercanti, costretti a fermarsi ed a mostrare merce e documenti. Alla fine sono stati fermati e controllati circa 100 ambulanti e complessivamente 300 persone. Nel dettaglio, quattro i commercianti italiani denunciati per aver violato le leggi sul commercio, essendo sprovvisti della licenza per fare l’ambulante. Venti, invece, quelli extracomunitari. Molti di quest’ultimi, inoltre, erano sprovvisti di permesso di soggiorno e di conseguenza è stato loro imposto l’espatrio. Le forze dell’ordine, impegnate in questa mega operazione, assicurano che controlli simili verranno ripetuti e non solo durante le festività natalizie. Tutto per riportare la legalità all’interno di uno dei mercati più grossi e rinomati della Sicilia.