Ci vorrà tempo prima che gli interventi di ristrutturazione, nell’Istituto “Enrico Medi” di Randazzo, diano i risultati sperati. Dopo il sopralluogo dell’ing. Francesco Nicosia della Città metropolitana di Catania e l’intervento di un’impresa edile, per verificare l’entità dei danni soprattutto in palestra, perennemente senza riscaldamenti ed inondata d’acqua ogni volta che piove, sembra che i problemi siano più gravi del previsto. Secondo quando ci ha raccontato l’ing. Nicosia, pare che a provocare le infiltrazioni d’acqua dal tetto non siano le possibili crepe della guaina bituminosa. Sembrerebbe, infatti, che sulla guaina bituminosa siano stati posti dei cavi elettrici che poi raggiungono gli ambienti interni con un semplice foro nel solaio. E sarebbe da questi buchi che poi passerebbe la maggior parte di acqua piovana. Un vero guaio che non solo impone la realizzazione per intero dell’impianto elettrico, ma impedisce, prima della rimozione dei cavi, la posa di una nuova guaina bituminosa. La Città metropolitana intende risolvere il problema, ma vuoi perché è considerato rischioso lavorare sul tetto durante l’inverno, vuoi perché i lavori da realizzare cominciano ed essere maggiori, preferirebbe realizzare tutto in primavera. E questo fa arrabbiate studenti, docenti e genitori che contestano alla Città metropolitana di Catania non solo i ritardi negli interventi, ma anche l’esito delle perizie.
«La palestra non è al freddo – ci dicono alcuni genitori – a causa di un problema difficile da individuare nell’impianto elettrico. C’è solo un termo convettore in corto circuito. Basterebbe che un elettricista autorizzato dalla Città metropolitana ne verificasse il malfunzionamento e lo isolasse, o ancora meglio lo sostituisse. Per una sciocchezza, si impedisce ai ragazzi di andare in palestra per i prossimi 3 mesi, anche quando non piove». Noi abbiamo riferito lo sfogo dei genitori all’ing. Nicosia che ci ha assicurato una perizia più dettagliata. Qualsiasi sia il problema però il “Medi” sembra pronto a protestare, rivendicando, dopo 14 anni di denunce senza risultati, una sorta di priorità negli interventi. In tanti, inoltre, si chiedono perché il Medi di Randazzo è stato invitato a partecipare alla riunione propedeutica all’utilizzo dei fondi del Pnrr poi destinati altrove, nonostante una classe perennemente inagibile, cornicioni che si sbriciolano, una palestra allagata, un impianto elettrico “ballerino” e tanto altro. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 28-12-2024