Le casse del Comune di Randazzo sono vuote e di conseguenza non solo non è stato elargito il dovuto alla ditta che effettua la raccolta dei rifiuti nel centro urbano, ma nel mese di agosto gli impiegati non hanno percepito gli stipendi. Entrambi i problemi si ripercuotono su lavoratori e famiglie, con gli impiegati del Comune che sperano che, con l’arrivo dei trasferimenti da parte della Regione, il problema possa risolversi, riducendo tutto a un semplice ritardo. Per gli operatori ecologici però è diverso. Non percepiscono lo stipendio da 3 mesi e sono sul piede di guerra. Hanno già proclamato una giornata di sciopero per sabato e minacciano di continuare. Per questo week end quindi c’è il rischio che la cittadina rimanga con i rifiuti per le strade. Siamo nuovamente in stato di agitazione – dice il sindacalista Mario Grillo – mancano gli stipendi di giugno, luglio e agosto. Per questo effettueremo un giorno di sciopero. Ci scusiamo con i cittadini, ma non possiamo continuare così. Da Mesi ci battiamo per avere lo stipendio nei tempi dovuti”. Questa la voce ufficiale degli operatori ecologici, ma si vocifera che nel caso in cui la trattativa non si dovesse risolvere, sarebbero pronti a proclamare altri 2 giorni di sciopero il 16 e 17 settembre. “E per risolvere la trattativa – continua Grillo – non basta un contentino, almeno devono pagarci 2 mesi. Anche noi abbiamo famiglia”. “Purtroppo – spiega il vicesindaco e assessore all’Ecologia, Gianluca Lanza – siamo sempre nella stessa situazione di mancanza di liquidità. Stiamo cercando di recuperare il recuperabile, siamo ancora in attesa dei trasferimenti regionali che non arrivano, sapendo che non basterà a far fronte al pagamento. Anche i dipendenti comunali non hanno ancora recepito lo stipendio. Come sempre l’Amministrazione quando sarà in grado di far fronte al pagamento lo farà senza esitazione dando priorità come sempre a queste sue voci fondamentali”. Ricordiamoci che il Comune ha aderito alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale approvata dal Consiglio comunale. Deve recuperare qualcosa come 7 milioni di euro derivante principalmente da debiti del passato. Ma non è solo questa però la causa dell’attuale crisi. Come ci ha confermato giorni fa il sindaco, Michele Mangione, esiste a Randazzo una buona percentuale di evasione ed elusione delle tasse che se combattuta a dovere potrebbe restituire liquidità alle casse del Comune. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-09-2016