Restano gravi, ma fortunatamente stazionarie, le condizioni dei tre componenti della famiglia. Il padre di 48 anni, e i due figli di 17 e 13 anni, che sabato sera sono rimasti ustionati dall’esplosione provocata da una fuga di gas nella loro villetta di via Sangrigoli a Murazzo Rotto, piccola frazione di Randazzo. Sono tutti ancora ricoverati in prognosi riservata e la loro condizione è monitorata costantemente. Il padre e il figlio più grande si trovano al centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania (nella foto), mentre quello più piccolo (che ha ustioni per oltre il 30% sul corpo) nel reparto di chirurgia plastica e terapia delle ustioni dell’ospedale Civico di Palermo. Intanto, adesso, a distanza di più di 48 ore dall’accaduto, emergono maggiori dettagli su quella serata drammatica. A sentire i soccorritori, infatti, sembrerebbe che la famiglia prima di entrare in casa si fosse accorta del rischio, avendo percepito la classica puzza dell’additivo che si aggiunge al gas provenire dall’abitazione. Sembrerebbe inoltre che il padre di gran carriera abbia chiuso le bombole del gas poste all’esterno, aperto qualche finestra e tentato di staccare il contatore della corrente elettrica. Solo tentato però, perché prima di riuscirci si è verificata l’esplosione, innescata probabilmente dall’accensione automatica del motore di qualche elettrodomestico come per esempio il frigorifero. Non è chiaro dove si trovassero i tre al momento dello scoppio. In proposito i carabinieri della compagnia di Randazzo mantengono l’assoluto riserbo. Sia loro però, sia i vigili del fuoco, come da prassi, hanno effettuato le dovute segnalazioni alla magistratura. Dopo l’esplosione, ad arrivare sul posto sono state le ambulanze del 118. Per primi sono stati soccorsi i minori, poi il padre che era in piedi e chiaramente scosso per l’accaduto. Presentava ustioni al torace, all’addome, al dorso e alla braccia. Un pò ovunque insomma a eccezione del viso quasi miracolosamente salvato. I medici hanno subito provveduto a effettuare le prime medicazioni e le infusioni di liquidi attraverso delle flebo, per poi partire alla volta degli ospedali. Quasi contemporaneamente sono arrivati i vigili del fuoco di Randazzo che, entrati in casa, si sono accorti della gravità dello scoppio, notando la cucina praticamente divelta e tutti, proprio tutti, i vetri delle finestre esterne e delle porte che erano andati in frantumi. L’augurio più grande è che i tre componenti della famiglia possano presto essere dichiarati fuori pericolo, guarire e tornare presto a casa.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-06-2014