Una cittadina di appena 11 mila abitanti con una economia che certamente non brilla, ma ben 3 squadre di calcio, di cui 2 addirittura a fronteggiarsi nello stesso girone C del prossimo campionato di Promozione. Alla storica società dell’Asd Randazzo, fondata secondo i dati federali addirittura nel 1967 (qualcuno invece sostiene sia il 1968) dall’indimenticato salesiano don Naselli, infatti, lo scorso anno si sono aggiunte il Città di Randazzo (quest’anno ripescata in Promozione), presieduta da Daniele D’Amico, per anni giocatore simbolo della società storica e la New Randazzo presieduta da Massimo Ceraulo, che si batte nei difficili campi della Terza categoria. In verità fino alla stagione 2012-2013 esisteva solo una squadra, poi Daniele D’Amico, un anno fa, ha deciso di lasciare la società con cui ha disputato tanti ottimi campionati da giocatore e dirigente per acquistare il titolo di Prima Categoria dal Maniace e fondare una nuova squadra che lo scorso anno ha meritato il ripescaggio in Promozione. Sempre nel 2013 un’altra costola della storica Asd Randazzo si è staccata per fondare New Randazzo. Il perché di tutto ciò lo spiegano i protagonisti. «C’è stata una spaccatura – ci dice Daniele D’Amico – ma intendiamoci nulla di grave. Si è trattato di normali divergenze che si verificano quando si ragiona in tanti. Noi abbiamo le nostre idee, gli altri legittimamente le loro. All’inizio volevo lasciare. Poi, spinto dalla passione per il calcio, ho deciso di acquistare il titolo dal Maniace e continuare a fare calcio insieme con Egidio Petrullo con cui ci lega una grande sintonia». D’Amico non scende nei particolari e non lo fa neanche il presidente dell’Asd Randazzo, Luigi Bellomo: «Se non si va d’accordo è giusto dividersi – afferma – e ognuno segue la sua strada. Noi continuiamo a mantenere il prestigio della società storica con impegno e sportività».
Una incongruenza però c’è: l’Asd Randazzo, ovvero la società storica, gioca a Castiglione di Sicilia: «Certo – risponde Bellomo – perché le tribune dell’Attilio Grimaldi sono impraticabili al grande pubblico. Ma quando avranno ottenuto le necessarie autorizzazioni torneremo a Randazzo». Diversa invece la storia della “New Randazzo: «Ci siamo staccati dalla società – ci dice il presidente Ceraulo – solo per far giocare quei giocatori che non trovavano spazio nella prima squadra. Forse se avessimo saputo che ci sarebbe stata un’altra scissione non lo avremmo fatto. Comunque adesso disputiamo con onore e sportività il nostro campionato, non nascondendo qualche ambizione».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-08-2014
TROINA – CITTA’ DI RANDAZZO 0-3
TROINA: Cantale, Pappalardo, S. Cantagallo, C. Timpanaro, Romano, Plumari, Biondo, Miano, Destro (72′ Lo Cascio), Giamblanco, Carcagnolo (52′ Messina). All. Pagana.
CITTà DI RANDAZZO: Palmisciano, Zingale, Spartà, F. Saccullo (57′ Turnaturi), A. D’Amico, Giaquinta, Licciardello, Serravalle (47′ Peci), Luvito, D. D’Amico (70′ Romano), M. Saccullo. All. Petrullo.
ARBITRO: Cripi di Messina (assistenti Blanco e Bonanno).
RETI: 32′, 63′ e 86′ M. Saccullo.
NOTE: 60′ espulso Giamblanco.
Troina. Non è stata una bella vigilia di campionato per il Troina la partita di Coppa Italia con la Città di Randazzo, che dal Silvio Proto è uscita vittoriosa grazie ad una tripletta di M. Saccullo. L’assenza di alcuni elementi di valore nel Troina ha certamente facilitato la vittoria degli ospiti. Per il Troina occasioni per andare in vantaggio con Biondo al 5′ e Carcagno al 31′, ma nessuno dei due ha centrato lo specchio della porta. A bersaglio invece gli ospiti con M. Saccullo al 32′, e tre minuti dopo Licciardello manca per un soffio il raddoppio colpendo la traversa. Nella ripresa, dopo l’espulsione di Giamblanco per doppia giallo, i troinesi in dieci vengono ancora trafitti da M. Saccullo al 63′. I padroni di casa provano a reagire con Messina, che all’84’ colpisce il palo. Due minuti il solito M. Saccullo M chiude col suo terzo gol. Silvano Privitera Fonte “La Sicilia” del 25-08-2014
RANDAZZO – JONICA FC 0-0
Randazzo: Calderone, Spataro, Calì (70′ Milazzo), Finocchiaro, Catania, Caggegi, Nicita (52′ Fornito), Antonuzzo (62′ Losi), Scandurra, Corrente, Mavica. All. Currenti.
Jonica FC: Chillemi, Bartolotta, Scalisi, Totaro (62′ Rizzo), Sanfilippo, Leo, Puglisi, Camarda (72′ Prestipino), Miano (65′ De Luca), Mangano, Sferrantino. All. Filoramo
ARBITRO: Carpenzano di Ragusa.
Castiglione. Esordio ufficiale per entrambe le formazioni alla prima partita di Coppa Italia dilettanti. Si gioca, come lo scorso anno, sul green sintetico di Castiglione di Sicilia per l’indisponibilità dell’Attilio Grimaldi di Randazzo, dove attualmente sono in corso lavori e dove purtroppo le tribune non sono idonee ad ospitare un pubblico numeroso.
Randazzo, rispetto allo scorso anno, rinnovato un tutti settori del campo, e primeggiano nel numero i giocatori randazzesi o comunque provenienti dai settori giovanili locali. Neo acquisti Scandurra, Catania, Caserta, Milazzo, Carmeni, Calderone, Spampinato e Finocchiaro. Fra gli altri, confermati Caggegi, Spataro, Antonuzzo, Mavica e l’evergreen Corrente, oltre all’intero settore junipores. «Come dai programmi della società – ci dice il mister Currenti – si mira a disputare un campionato tranquillo badando a far crescere i giovani del settore giovanile».
E per la prima uscita stagionale Currenti abbandona il suo credo tattico per mettere in campo un 4-3-3 più adatto alla rosa a disposizione. Ed il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 sembra già essere stato assimilato dalla linea difensiva, tant’è che Calderone non ha praticamente corso rischi, con gli ospiti pericolosi solo in due occasioni e con tiri dalla lunga distanza. La Jonica FC ed Fiumefreddese è tornata a casa imbattuta e pronta a giocarsi la qualificazione sul terreno amico. Il Randazzo, però, avendo davanti un’altra settimana per migliorare la forma a perfezionare gli schemi, non si ritiene battuto e punta con decisione a superare il turno.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 25-08-2014
MALETTO. Sarà Vincenzo Mannino a guidare l’Asd Città di Maletto. Il nuovo sodalizio ha perfezionato l’iscrizione e lavora all’allestimento della rosa. Decisiva la fusione con l’Atletico Maletto. Le due società «hanno deciso di unirsi puntando sulle risorse locali, ovvero sui tanti giovani del settore giovanile».