E’ nelle mani del giudice della prima sezione civile del Tribunale di Catania, Sergio Centaro, il futuro economico del Comune di Randazzo. Sarà lui, infatti, a decidere se accogliere o meno la richiesta di sospensiva presentata dal Comune contro la mega cartella esattoriale di ben 964 mila 336 euro inviata dallo Stato per “il recupero delle somme anticipate per l’attuazione del piano di ricostruzione” della cittadina dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Svolta la prima udienza sull’atto di citazione presentato dal Comune di Randazzo contro la Ragioneria territoriale dello Stato, visto che il Ministero si è difeso opponendosi, il giudice ha riservato a sè la decisione finale che probabilmente arriverà a settembre. Quando arrivò la cartella esattoriale, in un attimo Randazzo si è accorta che non solo durante la guerra ha dovuto subire un danno pesantissimo – perchè a frantumarsi sotto le bombe era forse l’unico vero ed intero paese medievale della Sicilia che oggi sarebbe stato una grande risorsa turistica – me deve pagare per la ricostruzione. Oltre al danno la beffa, insomma, con la consapevolezza che quello Stato, un tempo visto come il protettore dei Comuni e dei cittadini, oggi è un avversario in una causa civile che rischia di mandare il Comune in dissesto. “Volete sapere come mi sento? – afferma il sindaco Michele Mangione – mi sento stranito. Allo Stato non chiedo paternalismo nei nostri confronti – conclude . ma senso di responsabilità sì”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 02-08-2014