In merito alla vicenda del cavaliere caduto da cavallo a Randazzo ci scrive il presidente dell’associazione nazionale «Giacche Verdi», Lidia Anna Spitaleri. «Mi – preme – è scritto fra l’altro nella nota – puntualizzare alcuni aspetti: Il ferito assieme ad altri avevano deciso di abbandonare l’itinerario previsto dalle Giacche Verdi che stavano effettuando la giornata conclusiva della Traversata della Dorsale dei Nebrodi, modificando il percorso e compiendo un tragitto diverso da quello preventivato in calendario. Il ferito e i suoi compagni non sono da considerarsi delle Giacche Verdi, ma autonomi. Non si ritiene quindi ammissibile un accostamento né temporale né fisico del ferito con la traversata per cui affermare che il ferito faceva parte della carovana di rientro dalla Traversata dei Nebrodi non corrisponde a realtà. Si ribadisce che il ferito seguiva un itinerario di proprio piacimento e dunque non può e non deve essere confuso al gruppo dei cavalieri che hanno felicemente vissuto e concluso la Seconda traversata della Dorsale dei Nebrodi a Cavallo»
La Sicilia. 08-08-2007