L’affitto del plesso scolastico di viale dei Caduti risolverà il problema della carenza di aule all’istituto superiore «Enrico Medi» di Randazzo, evidenziato dalla protesta dei ragazzi dell’Igea (Istituto giuridico economico aziendale), che il primo giorno di scuola, ai tradizionali saluti a compagni e professori, hanno preferito lo sciopero. I ragazzi, infatti, nel settembre scorso si sono opposti alla decisione di trasferire alcune classi del Commerciale dal plesso di contrada Crocitta a quello centrale tradizionalmente sede del liceo classico. Il plesso Crocitta, infatti, nato come sede del Commerciale, oggi ospita i diversi indirizzi offerti dal «Medi» e dall’istituto agrario. Bisognava, quindi, che la Provincia regionale reperisse altre classi per distribuire al meglio gli studenti, evitando che ragazzi dello stesso indirizzo scolastico frequentassero plessi diversi. Per questo dal settembre scorso sono stati effettuati una serie di incontri con la Provincia regionale di Catania, che a giorni comunicherà ufficialmente di aver affittato dai salesiani il plesso scolatico di viale dei Caduti, che circa un ventennio fa ospitava proprio quella che un tempo si chiamava ragioneria. A imprimere una repentina accelerazione alla soluzione del problema è stato un ordine del giorno votato dal Consiglio comunale di Randazzo all’unanimità, che ha impegnato il suo presidente, Lucio Rubbino, a farsi portavoce delle esigenze degli studenti randazzesi nei confronti del presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione: «E il presidente – spiega Rubbino – accogliendo il nostro invito, nei prossimi giorni incontrerà una delegazione di capigruppo del Consiglio comunale di Randazzo e di operatori scolastici per comunicare che la Provincia ha deciso di affittare i nuovi locali che mettono a disposizione altre 15 aule. Resta solo da decidere quali indirizzi di studio saranno trasferiti». Il «Medi», infatti, vanta un ampio ventaglio di indirizzi di studio fra cui il tecnico commerciale, il turistico, l’odontotecnico, il liceo classico e l’Ipssar alberghiero.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 14-11-2010