A pensarci viene ancora la pelle d’oca. Era il 24 ottobre dello scorso anno, quando il violento nubifragio che flagellò la medievale cittadina, provocando frane, allagando aziende e vivai, provocando pure vittime a Scordia, fu così forte da causare il crollo del parapetto sud del ponte sull’Alcantara della Statale 116. Quel muretto sembrava grosso, pesante e robusto. Aveva restituito a tutto per decenni, ma nulla ha potuto contro la furia di quel ciclone, finendo per rovinare sul greto del fiume Alcantara, sotto gli occhi atterriti degli automobilisti che in quel momento stavano percorrendo il ponte. Per un po’, infatti, nonostante il crollo, le auto pericolosamente hanno continuato a passare fino all’arrivo delle Forze dell’Ordine che hanno bloccato il transito. Da quel momento si poteva raggiungere Santa Domenica Vittoria, distante da Randazzo appena 12 minuti d’auto, solo con 45 minuti di viaggio, passando da Moio Alcantara e Roccella Valdemone. Fortunatamente però nessuna vittima. Tornato il sereno l’Anas, anche con l’ausilio di droni, avvio i lavori di monitoraggio sulla staticità del ponte, che per qualche giorno rimase chiuso al transito, nonostante l’importanza della Ss 116. I controlli stabilirono che la staticità del ponte non fu compromessa. Il vecchio e solido ponte in pietra lavica aveva vinto per l’ennesima volta la sua sfida con il maltempo, lasciandogli soltanto la soddisfazione di aver divelto solo il parapetto. Chiavi, timpani e spalle del ponte, infatti, hanno resistito benissimo, dimostrando di essere più forti. Così, dopo circa una settimana furono sistemati del new jersey che hanno finito per restringere la carreggiata, con l’Anas costretta ad istituire il senso unico alternato regolato da un semaforo. Da allora il transito sul ponte è così.
Per questo Guglielmo Trusso, attivista del Movimento 5 Stelle, appassionato motociclista ed attento osservatore sulla qualità e la sicurezza delle strade siciliane ha deciso di scrivere al Prefetto di Catania ed al Commissario del Comune di Randazzo, per chiedere i motivi del mancato ripristino del ponte. «Desidero – scrive nella lettera – avere spiegazioni in merito al senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, al Km 0+100 della Ss 116 Randazzo Capo D’Orlando. Per fortuna la struttura del ponte non ha subito danni, sono crollati solo alcuni metri di parapetto in pietra».
E l’Anas ha risposto, annunciando che presto la circolazione sul ponte tornerà normale. «Si prevede – infatti scrive Anas – di ultimare il progetto per il ripristino delle opere danneggiate entro il mese corrente e di iniziare i conseguenti lavori entro la prossima estate». E lo sperano anche i tanti automobilisti. In verità non è che davanti al semaforo rosso si aspetti a lungo, ma il ripristino della normalità sul quel ponte, che a Randazzo profuma di storia, è letto dalla popolazione come un segnale di attenzione da parte dell’Anas e delle istituzioni verso la difficile viabilità di periferia. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-05-2022