«Le tasse locali sono sospese è vero, ma attenzione: l’Imu non è una tassa locale e va pagata. I cittadini, inoltre, sappiano che se lo Stato non interviene a supporto dei Comuni, non solo sarà dura garantire i servizi, ma presto sarà difficile pagare dipendenti e fornitori». E’quanto afferma il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, a chiusura del dibattito alimentato in città dall’opposizione, che ha chiesto al primo cittadino di sospendere le tasse locali. «Le tasse sull’acquedotto e sui rifiuti sono certamente sospesi – spiega – come anche la Cosap, ovvero la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Ma i cittadini sappiamo che l’Imu, (Imposta municipale unica), nonostante la denominazione “municipale” e che venga riscossa dai Comuni non può essere sospesa, perché è un’imposta che esige lo Stato. I Comuni non hanno alcun potere per sospenderla».
Sgroi comprende bene che in questo momento di crisi sarebbe assurdo pretendere la riscossione delle tasse locali, ma dice chiaramente che senza di queste ed in assenza di un intervento normativo i Comuni rischiano: «In questo momento – afferma – in cui la gente non sta lavorando sarebbe assurdo pretendere puntualità nel pagamento delle tasse locali. Capiamo tutti da soli però che se i Comuni non percepiscono la tassa sui rifiuti, dovendo pagare per intero il costo del servizio, rischiano di doverlo interrompere per mancanza di liquidità. E potremo fare un discorso simile anche per gli altri tributi a copertura del costo dei servizi. L’unica soluzione e che una nuova norma ci permetta di aumentare la percentuale di delle anticipazioni di cassa. Per questo, non da solo, ma insieme al sindaco di Paternò, Nino Naso, ed agli amministratori che si riconoscono nel movimento autonomista “Grande Sicilia” rivolgiamo un appello al presidente Giuseppe Conte affinché venga a sostegno dei Comuni». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 30-04-2020