Visti i risultati ottenuti, che hanno permesso di smascherare anche nella cittadina medievale alcuni truffatori, continua la campagna informativa dei carabinieri nelle chiese durante le Messe, sul tema delle truffe agli anziani. Il luogotenente Daniele Di Natale, apprezzato comandante della Stazione di Randazzo, è intervenuto al termine della funzione religiosa presieduta dall’arciprete padre Domenico Massimino nella Basilica di Santa Maria Assunta, sensibilizzando i fedeli in merito alle truffe messe in atto da finti appartenenti alle forze dell’ordine, falsi impiegati Inps e operatori di luce e gas, ma soprattutto finti parenti in difficoltà. Il comandante ha spiegato le varie tecniche e gli espedienti utilizzati dai truffatori. La più usuale è quella del “falso incidente”. Il truffatore contatta gli anziani avvertendoli che un parente è rimasto coinvolto in un incidente e che rischia l’arresto o peggio, che ha bisogno di urgenti cure. Il malvivente, spesso, si presenta qualificandosi come un maresciallo dei carabinieri o avvocato e richiede soldi o gioielli per evitare gravi conseguenze giudiziarie o per prestare le urgentissime cure sanitarie. Un’altra truffa spesso effettuata è quella della “falsa eredità”. Il truffatore ferma per strada la vittima e gli chiede informazioni su una persona che dovrebbe ricevere un’eredità. Contemporaneamente si ferma un complice che avverte che la persona è già morta.
A questo punto il truffatore si dichiara pronto a consegnare l’eredità alla vittima. Per farlo però, guarda caso, serve un anticipo. Sembrano scene di un film di Totò, ma fanno parte, invece, di una realtà che il comandante Di Natale ha spiegato nei dettagli, ribadendo che mai alcun componente delle forze dell’ordine, avvocato o azienda che sia, è legittimato a chiedere soldi. Quando accade è stato più volte ripetuto che bisogna fare una sola cosa: contattare al più presto i carabinieri. Proprio a Randazzo, a febbraio, i Cc, grazie anche alla telefonata tempestiva di una vittima, hanno denunciato due persone. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 31-03-2025