La ditta che gestisce il depuratore delle acque reflue di contrada Ciaramella è cambiata, ma i cattivi odori che invadono l’intera area sono rimasti perfettamente identici. E’ quello che dicono i proprietari dei terreni attorno il depuratore che ormai da più di un anno protestano invano, denunciando che dopo aver respirato la puzza iniziano a bruciare gli occhi e gonfiare addirittura le labbra. “Fra qualche mese dovremo raccogliere le olive, – ci dicono alcuni – diteci voi come possiamo rimanere qui l’intero giorno. Con questa puzza ci hanno negato il diritto di proprietà sui nostri terreni”. Per questo gli agricoltori all’interno del depuratore hanno incontrato i progettisti dell’impianto ed il vice sindaco Pippo Gullotto, in rappresentanza della nuova Amministrazione che sta effettuando delle prove nel tentativo di diminuire i miasmi maleodoranti e ha deciso di far arrivare al depuratore il collettore della rete idrica, che, forse colpevolmente, non era stato realizzato. “Faremo delle prove. – ci dice Gullotto – Intanto, con i fondi derivanti dalla tassa sulla depurazione porteremo l’acqua all’impianto permettendo agli addetti di pulire meglio. Poi installeremo altre pompe per utilizzare un’altra vasca di decantazione ed abbassare il livello dei reflui, dove immetteremo altri enzimi. Questo dovrebbe far diminuire la puzza che sparirà però solo quando copriremo le vasche, adeguando l’impianto alle leggi vigenti. Per far ciò però sono necessari fondi che faremo il possibile per recuperare. Noi siamo arrivati adesso, l’impegno a risolvere il problema non mancherà, speriamo di ottenere anche risultati”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 28-09-2008