Una riunione lunga e con diversi interventi, quella tenutasi ieri tra la Commissione Prefettizia del Comune, composta da Alfonsa Caliò, Isabella Giusto e Cosimo Gambadauro, alcune associazioni locali, ma soprattutto i rappresentanti dei tanti commercianti che hanno le loro bancarelle al mercato di Randazzo. Alcuni di questi, hanno richiesto l’incontro con la Commissione e sono stati oggi ricevuti e ascoltati. Rappresentanti della Confederazione Italiana Agricoltori, della Confesercenti, della Fiva Confcommercio, della Fosapi, dell’Anva Confesecenti, ma soprattutto del Comitato a Salvaguardia del mercato storico di Randazzo, hanno esposto alla Commissione le loro proposte e osservazioni, per riportare il mercato in piazza Loreto. Secondo queste associazioni, sarebbe possibile ritornare al centro, sia perché i venditori sono ormai dimezzati, circa 120 a fronte degli oltre 200 di prima, sia perché tornare al centro sarebbe un toccasana per l’economia del paese e soprattutto per ridare vita ad un centro storico abbandonato e isolato. Secondo gli studi dei rappresentati di categoria, in Piazza Loreto, e vie adiacenti oggi sarebbe possibile realizzare circa 120 stalli, lasciando una piazza semilibera, oltre a lasciare un gran numero di porte di casa e accessi liberi. Il nuovo assetto prevede delle zone separate tra abbigliamento, cibo, frutta e commercianti di merci varie.
Prevede anche il rispetto delle norme di sicurezza e rende più facile l’accesso ad eventuali mezzi di soccorso. Il tutto sotto la supervisione delle Forze dell’Ordine, che dovrebbero garantire la sicurezza e il rispetto delle regole. “Siamo contenti che la Commissione che per i prossimi 18 mesi governerà Randazzo ci ha voluto ascoltare – dichiara Peppe Parisi, uno dei rappresentanti del Comitato per la salvaguardia del mercato storico – la nostra non è una presa di posizione, ma una richiesta che deriva dalle esperienze di questi ultimi mesi che oltre a togliere introiti ai commercianti sia del mercato che di Randazzo, hanno isolato completamente il paese, con il centro che prima era un cuore pulsante dell’economia e della socialità, ora ridotto a deserto. Vero che molte cose vanno garantite e migliorate, ma questo potrà avvenire solo con un confronto civile che coinvolga tutti dai mercanti alle associazioni ai cittadini, sotto la supervisione dei Commissari che oggi hanno dimostrato di essere qui per lavorare in maniera seria e costruttiva, e nell’interesse di tutti”. Foto Antonio Magro