Dopo aver, nel 2012, consolidato la zona di San Martino e dato inizio nel giugno scorso ai lavori di consolidamento delle balze sul fiume Alcantara nel quartiere di San Nicolò, la Regione siciliana completa la messa in sicurezza dell’intero costone lavico su cui si sorregge parte del centro storico di Randazzo, dal torrente Annunziata fino a piazza San Giorgio. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e diretto da Maurizio Croce, infatti, ha pubblicato la gara per progettare gli interventi di consolidamento del costone roccioso sul quale poggia parte del quartiere di Santa Maria dove evidenti sono segnali di cedimento. Tutto è iniziato oltre 10 anni fa, i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune di Randazzo si accorsero che, pian piano, l’intero costone da ovest fino ad est stava per sbriciolarsi. Le rilevazioni dell’architetto Aldo Meli dimostrarono che l’intero costone, su cui si appoggiavano numerose abitazioni del centro storico, era in pericolo. Per questo motivo la Regione classificò l’intera area ad alto rischio idrogeologico. I primi finanziamenti arrivarono nel 2012, quando l’allora sindaco Ernesto Del Campo, dopo il primo finanziamento di circa 900mila euro, diede inizio ai lavori di consolidamento nella parte di San Martino.
Poi, appena qualche mese fa, l’attuale sindaco ha avviato i lavori nel quartiere di San Nicola per 290 mila euro. Oggi la Regione pubblica la gara di un milione di euro per progettare la messa in sicurezza di via Duca degli Abruzzi, piazza Monsignor Mancini e piazza San Giorgio. Si dovrebbe realizzare un sistema di rafforzamento con l’applicazione di reti metalliche e chiodature, oltre all’installazione di una serie di funi di ancoraggio. «Ringrazio il presidente Musumeci – afferma il sindaco Francesco Sgroi – perché mettendo con grande efficienza in sicurezza il territorio siciliano, sta rendendo stabili e sicuri i quartieri più antichi dalla città di Randazzo». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 11-03-2020