E’ un dilemma ormai annoso, quello della collocazione del mercato domenicale di Randazzo, che grazie ad un nuovo bando approntato dai Commissari, potrebbe finalmente ridare decoro e soprattutto introiti all’economia Randazzese. Al di là delle opinioni personali, sicuramente da rispettare, ci sono delle evidenze che non possono essere trascurate. Innanzitutto il nuovo bando riporta la legalità nel mercato. Infatti è necessario ricordare che il Tar ha annullato la procedura di spostamento, in quanto non fatta come prevista dalle normative. Il ritorno a piazza Loreto, è dunque al momento necessario, per ritornare in regola con la legge. Poi c’è da dire che gran parte dei venditori ambulanti del mercato, da tempo chiedevano a gran voce il ritorno in piazza Loreto, perchè, a loro parere, il trasferimento in periferia ha diminuito l’afflusso di cittadini, con il conseguente calo di vendite. Alle proteste degli ambulanti, si sono aggiunte anche quelle di diverse attività commerciali del centro, che dallo spostamento del mercato, hanno anch’essi avuto un netto calo di vendite. Una situazione non facile da gestire, e che accontenta una parte, ma scontenta altri. Il nuovo bando, fatto seguendo le più recenti normative in fatto di sicurezza, prevede 110 stalli, di cui 93 non alimentari, 12 alimentari e 5 alimentari riservati ai produttori . Circa la metà rispetto al vecchio mercato. Questo per garantire gli giusti spazi e non incidere sulla sicurezza. Tali posti saranno assegnati tramite una graduatoria che tiene conto degli anni di presenza al mercato, e soprattutto del regolare pagamento della tassa di concessione. Questo è uno dei punti salienti, infatti negli ultimi anni, il Comune non ha incassato le somme dovute, privandosi di entrate che possono servire a coprire spese varie. Chi non si mette in regola, resterà fuori dall’assegnazione. Le domande si potranno presentare fino al 23 agosto.
Poi c’è la questione pulizia. Il Comune ha emanato un regolamento che deve essere rispettato, in caso contrario scattano le giuste multe, se poi tali controlli non vengono fatti non bisogna dare la colpa agli ambulanti. Nella concessione che essi pagano, è previsto anche il pagamento delle pulizie che devono essere effettuati dopo il mercato. Infine il nodo bagni. Molte chiacchiere e pochi fatti. Anche se è previsto di usare quelli della scuola, nelle concessioni è prevista la pulizia, in questo caso, basta mettere una persona per le giuste pulizie e il problema è risolto. I problemi si possono e si devono risolvere, il vero punto è capire se conviene lasciare il mercato dove si trova ora (e in quel caso espletare tutte le formalità per metterlo in regola), o se tornare all’antica, quando il mercato di Randazzo era un rituale conosciuto e apprezzato da mezza Sicilia, e con presenza da record. Mentre nelle grandi città si lavora per incrementare i mercati storici, a Randazzo, dove da anni il mercato era un’istituzione, si cerca di distruggere. Aprite un dibattito serio, e che tenga conto dei costi – benefici, non lasciamo che i problemi personali o le piccole ripicche danneggino un’economia già molto precaria. Riflettete gente.