«Ma non è che ci siano novità. Novità non ce ne sono. Tutto è fermo». È la risposta spontanea di padre Domenico Massimino, parroco della Basilica di Santa Maria e la Città, quando gli abbiamo chiesto se ci sono novità sulla raccolta dei fondi necessari per salvare la festa della Vara di Randazzo. La Vara, ovvero il carro che rende spettacolare il Ferragosto randazzese con i suoi 20 metri e con i bambini legati fino in cima, e che rappresenta il mistero dell’Assunzione della Madonna, ha bisogno di lavori di ristrutturazione. Una ruota lo scorso anno si è bloccata e serve l’intervento di tecnici specializzati, e inoltre la parrocchia ha la necessità di dotarsi di tutte quelle certificazioni che attestino l’idoneità strutturale del carro, come giustamente pretende il Prefetto. Per padre Domenico circa 50mila euro potrebbero bastare per fare tutto, ma né il Comune, né la Chiesa sono in condizioni di affrontare la spesa. Ed allora il parroco ha effettuato delle riunioni tentando di costituire un comitato per raccogliere fondi, ma nessuno fino ad oggi ha aderito. «So – continua padre Domenico – che qualcuno si sta interessando. Più gruppetti stanno tentando di raccogliere dei fondi, ma si tratta di iniziative spontanee. Ancora però – con – clude – nessuno ha portato qualcosa». Padre Massimino non ci dice chi sono coloro che stanno spontaneamente raccogliendo fondi, certo però chi sperava di poter contribuire versando in un conto dedicato crediamo debba rassegnarsi. Eppure tanti emigrati speravano di poter partecipare facendo dei bonifici. «Ho capito – spiega padre Domenico – che nessuno vuole far parte di questo comitato, quindi niente conto corrente pubblico. Se c’è qualcuno che vuole contribuire, può venire in parrocchia. Posso rilasciare un’atte – stazione e scrivere la somma ricevuta in un registro. Di più non posso. Ma ripeto – conclude – fino ad oggi però nessuno ha consegnato un euro». Intanto padre Domenico ha già fatto smontare le ruote del carro della Vara. “Dovranno essere portate in officina a Catania qui non ci sono maestranze in grado di realizzare il lavoro”. Si rimane in attesa quindi. Cinquantamila euro non sono tantissimi, ma non sono neanche pochi. E il rischio che dopo decenni la vara non spettacolarizzi il Ferragosto randazzese rimane incombente. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 19-04-2018