La polizia ambientale del Comune di Randazzo aveva accuratamente sistemato la “fototrappola” su un albero, a circa 6 metri d’altezza, per individuare gli “sporcaccioni” che abbandonano abusivamente i rifiuti, ma non è bastato. Mai sottovalutare, infatti, le doti acrobatiche di chi si ostina a gettare i rifiuti in campagna. Qualcuno, infatti, ha notato l’apparecchio, è salito sull’albero e l’ha rubato. È accaduto a Randazzo, ed esattamente nell’area sulla Strada statale 120 all’ingresso della frazione Montelaguardia, dove si trova una fontana. Una zona che, essendo all’ingresso della medievale cittadina, simbolicamente dà il benvenuto ai turisti che, grazie all’inciviltà di qualcuno, da qualche tempo vengono accolti da bel un cumulo di rifiuti. Per questo il Comune aveva deciso di porre proprio lì una “fototrappola”, ovvero una macchina fotografica ad alta risoluzione collegata ad un sensore che attiva lo scatto quando un soggetto entra nel campo di visione. Del resto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti a Randazzo ha assunto proporzioni preoccupanti, con parecchia gente che in pieno giorno, incurante delle ordinanze sindacali, arriva in auto e getta i propri sacchetti come se nulla fosse, anzi come se fosse un diritto. Posta la telecamera la polizia dopo qualche giorno è tornata sul posto, ma non l’ha trovata. «Era l’unica fototrappola in dotazione alla polizia ambientale – dice sconsolato il vicesindaco Gianluca Lanza -. Ne abbiamo subito ordinato una nuova. Non ci arrendiamo, andremo avanti su tutti i fronti nella speranza di scuotere la coscienza dei nostri concittadini». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 13-03-2018