La frana che fino a ieri ha ristretto la carreggiata della Ss 284, al km 10 del tratto fra Randazzo e Maletto, ormai è un ricordo. Proprio alla vigilia di Natale sono stati completati i lavori di ristrutturazione della carreggiata, con l’Anas che ha provveduto a sistemare nel punto critico gabbioni metallici riempiti di pietra, ottimi a creare uno sbarramento nel terreno e permettere contemporaneamente alla acque piovane di scendere a valle. Gli automobilisti, ovviamente, ringraziano e sperano che l’intervento sia definitivo, perché non è la prima volta che in quel tratto l’asfalto viene inutilmente rifatto. Ed in effetti sembra proprio che quello realizzato sia un intervento utile, ma non definitivo. Sembra proprio che i tecnici Anas abbiano ottenuto il si per la realizzazione di ulteriori lavori per migliorare il drenaggio delle acque nell’intero tratto. Un intervento ulteriore, ma necessario per rendere definitivamente stabile l’intero costone che, da secoli, scivola lentamente verso valle, trascinandosi la carreggiata. Ma non solo, voci non confermate, ci fanno capire che il tratto Randazzo – Maletto sarebbe stato finalmente inserito nei finanziamenti per la manutenzione delle strade recentemente previsti dall’Anas. E su questa strada c’è tanto da lavorare. Chi la percorre ogni giorno vede guardrail divelti da incidenti che si sono verificati ormai da anni, sa di trovare buche da tutte le parti rattoppate negli anni e sa che dopo ogni pioggia non è impossibile trovarne di nuove. Sa anche che l’asfalto è particolarmente scivoloso come hanno spesso segnalato le forze dell’ordine. Tanti gli incidenti che si sono verificati, con qualche automobilista che ha pure intentato causa all’Anas. Eppure, fino ad oggi, non si è intervenuto. Si è soltanto previsto di sostituire l’asfalto solo dal km 5 al km 6,4, ma poi la gara d’appalto è andata deserta. Insomma, si spera che il 2016 segni la svolta. Lo chiedono i tanti pendolari e lo ribadiscono gli operatori turistici che sanno bene come d’inverno questa statale rappresenti un freno ad ogni forma di sviluppo, compreso quello turistico. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 27-12-2015