Adesso sì che il versante nord dell’Etna comincia a credere possibile l’ammodernamento della Ss 120 nel tratto Randazzo-Fiumefreddo. Dopo la sottoscrizione della convenzione fra il Comune di Randazzo e la direzione regionale strade e autostrade Anas per il completamento del progetto della nuova strada, dopo le sollecitazioni da parte del sindaci di Randazzo, dott. Ernesto Del Campo, tecnici del dipartimento Anas di Roma, impegnati nello studio e realizzazione di grandi opere nel territorio nazionale, hanno effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni dell’attuale tracciato. «Abbiamo ospitato – ci dice il primo cittadino – gli ingegneri Massimiliano Fidenzi e Alessandro Passafiume della direzione generale di Roma, l’ing. Giovanni Iozza, dirigente tecnico nuove costruzioni in Sicilia e l’ing. Biagio Bisignani. Alla fine mi è stato assicurato che la direzione nazionale dell’Anas ratificherà l’accordo siglato a Randazzo fra noi e l’Anas di Palermo e che lo studio di fattibilità fatto redigere dal Comune verrà trasformato il progetto preliminare che già ci permetterà di poter attingere a possibili finanziamenti. Non è stata esclusa comunque – conclude – la possibilità che l’Anas dia il via libera per la redazione almeno di uno stralcio del progetto definitivo della nuova strada». Una notizia più che confortante che comincia a dare speranze concrete di interesse per l’ammodernamento di una strada indicata da tanti come il freno per lo sviluppo economico e sociale del territorio, nell’era in cui le comunicazioni e la mobilità sono alla base del progresso. Oggi, infatti, chi da Randazzo intende raggiungere lo svincolo autostradale di Fiumefreddo, deve percorrere una strada stretta, disegnata su un vecchio tracciato borbonico, che non consente il sorpasso e che conta ben 153 curve o cambi di direzioni, attraversa i centri abitati e numerosi passaggi a livello. Un quadretto d’altri tempi, ormai inaccettabile.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 09-10-2010