Per 17 anni ha protetto dagli incendi non solo i boschi dell’Etna e dei Nebrodi, ma tutti quelli della Sicilia orientale. Quest’anno il suo servizio rischia di essere soppresso Parliamo dell’elicottero a supporto delle squadre antincendio, che a ogni inizio di estate è stato posto nella base realizzata all’interno del Demanio Sciarone di Randazzo. Adesso la pista è vuota, nessun elicottero è pronto ad alzarsi in caso di incendio. La motivazione è semplice: lo smembramento dei velivoli del Corpo forestale dello Stato riassegnati a carabinieri e vigili del fuoco. Già perché elicotteristi e velivoli, infatti, erano del Corpo forestale dello Stato che operavano in convenzione onerosa con la Regione. In verità, anche se in ritardo, la Regione starebbe tentando di correre ai ripari, chiedendo sia a vigili del fuoco, sia alla Protezione civile la sottoscrizione della medesima concessione stipulata in passato con la Forestale per l’assegnazione degli elicotteri, ma l’esito è ancora incerto e il rischio che non vengano assegnati molto alto. Nel caso in cui la risposta dovesse essere negativa alla Regione rimarrebbe solo la possibilità di stipulare una convenzione con dei privati. Ma in questo caso, dovendo pubblicare un bando, passerebbe anche più di un mese. Questo si aggiunge alle difficoltà e ai ritardi che si stanno registrando nella manutenzione dei mezzi e l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale degli operai delle squadre antincendio di terra: “Pur con qualche ritardo – afferma Luca Ferlito, comandante del Nucleo operativo del Corpo forestale di Catania – stiamo facendo il posiibile per rendere la struttura antincendio efficiente. Ritengo che entro questa settimana tutte le squadre potranno operare e pieno regime”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 04-07-2017