Era il 14 aprile dello scorso anno quando il dipartimento della Protezione civile ed il Comune consegnarono alla ditta l’appalto per i lavori di ristrutturazione del campo sportivo “Attilio Grimaldi”. In 6 mesi questa avrebbe dovuto rendere le tribune agibili e rifare gli ingressi, la recinzione, creare del verde e tutti i sotto servizi come l’impianto idrico, di smaltimento delle acque reflue ed antincendio. Di mesi ne sono passati 14, ma il Comune non è tornato in possesso della struttura sportiva. Un problema non da poco: si continua a privare una comunità di 11 mila abitanti di una struttura sportiva efficiente e la squadra di calcio è costretta a continuare a giocare a Castiglione. A sentire il sindaco, Michele Mangione, i lavori sarebbero già completi da tempo o, meglio, mancherebbe solo qualche dettaglio. Ad impedire la fine dei lavori e la consegna dell’opera sarebbero i problemi di bilancio della Regione. “Dipende tutto dalla Protezione civile di Catania”, spiega il sindaco Michele Mangione. “In pratica – aggiunge il primo cittadino – la Regione sta ritardando a pagare l’ultimo Sal (Stato di avanzamento lavori) e l’impresa che ha eseguito i lavori, giustamente, non ha trasmesso alcuni documenti. Ho parlato più volte con l’ing. Giovanni Spampinato, il quale mi ha detto che sta facendo il possibile per risolvere il problema del campo sportivo di Randazzo, ma che comunque questo è un piccolo problema rispetto a quelli che deve superare per tutte le altre opere realizzate dalla Protezione civile che devono essere pagate”. “Aspettiamo di ricevere il certificato di regolare esecuzione dei lavori. Poi – conclude – ci muoveremo per ottenere l’agibilità. Il problema è che non sappiamo quando questo potrà arrivare”. Di fronte alla mancanza di una data certa, il sindaco lancia un allarme: “A Randazzo le società sportive sono sempre state vivaci. Così si penalizzano l’iniziativa e soprattutto i più giovani”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-07-2016