Ore 9.30 di ieri, 21 dicembre del 2019. Ora e data che rimarranno nella storia del versante nord dell’Etna perché a Randazzo è atterrato il primo elicottero del 118 in grado di atterrare e decollare durante la notte. Si è trattato di un “Av 169 Leonardo”, un elicottero del 118 di ultima generazione capace di garantire elevate prestazioni e massima sicurezza nelle condizioni operative. Elicottero che, pilotato dal comandante Massimo Bardassarre, è giunto da Messina, dopo 25 minuti di volo, insieme all’intero equipaggio composto dal copilota, da un medico, da un anestesista e un infermiere. Fortunatamente era solo un atterraggio celebrativo. Ieri, infatti, all’interno del Demanio Sciarone, il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, ha inaugurato la prima elisuperfice notturna dell’intero territorio. Per il territorio un enorme balzo in avanti nel garantire efficaci servizi di emergenza urgenza. Fino ad oggi, infatti, l’elicottero del 118 a Randazzo poteva atterrare solo di giorno. Per questo l’evento di ieri ha una valenza storica e l’invito del sindaco Francesco Sgroi è stato accolto da diversi sindaci del territorio e numerosi ospiti. Erano presenti Pippo De Luca sindaco di Maletto, Bruno Pennisi sindaco di Moio Alcantara, il vice sindaco di Maniace Gino Marino, e il presidente del Consiglio comunale di Bronte, Nino Galati. Con loro tantissime autorità. Oltre alla Giunta municipale di Randazzo, al presidente del Consiglio Alfio Ragaglia ed a numerosi consiglieri comunali, alla cerimonia hanno partecipato l’ammiraglio Andrea Cottini, comandante di Marisicilia, il direttore del Parco dell’Etna, ing. Giuseppe Di Paola, il dott. Antonino Sirna dirigente provinciale del Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale (ex Azienda foreste demaniali) ed il dott. Toti Mallia, responsabile dei lavori dell’elipista. Inoltre presenti le forze dell’ordine, il clero randazzese, i dirigenti scolastici e due ospiti speciali, ovvero Antonino Astone e Antonina Crò, in rappresentanza dell’Associazione delle vittime della strada.
Sono il padre e la madre di Federico Astone, vittima di un incidente stradale nel 2012. «Se già allora – ci dice subito Antonella Crò – avessimo avuto questa elisuperfice, forse mio figlio oggi sarebbe ancora vivo». Anche per questo i momenti di festa ieri mattina spesso hanno ceduto il passo all’emozione: «Questa struttura è a servizio dell’intero comprensorio –ha affermato – La abbiamo ottenuta grazie non solo alla nostra tenacia, ma anche alla collaborazione fra vari Enti della Regione. Per questo ringrazio il presidente Nello Musumeci ed il direttore generale dell’assessorato Agricoltura, Mario Candore. Ringrazio anche – ha continuato – l’ex dirigente dell’Azienda forestale De Marco che ha sottoscritto la convenzione con il Comune e il dott. Sirna, che oggi continua questa collaborazione. Ringrazio, inoltre, il comandante Ciro Manzo responsabile della flotta elicotteri Area Sud e Isole ed il dott. Bernardo Alagna direttore della centrale operativa del 118 di Messina. Un ringraziamento particolare all’ammiraglio Cottini. La sua intuizione e il suo sostegno ci hanno permesso di raggiungere questo risultato». «Il sindaco di Randazzo – ha affermato l’ammiraglio Cottini – mi fece vedere questa elisuperfice circa un anno fa. Da pilota di elicottero della Marina militare suggerì subito di trasformarla in notturna perché idonea a svolgere le funzioni di emergenza».
Poi il sindaco ha ringraziato Gino Priolo e tutte le maestranze della Forestale, l’architetto Aldo Meli dirigente dell’ufficio tecnico ed i tecnici de Comune che hanno lavorato con impegno, competenza e senza guardare orari. «Oggi –ha concluso prima della benedizione di padre Salvatore Grasso – la gioia di aver reso il livello di sicurezza sanitaria sicuramente più alto». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 22-12-2019