Inizia a delinearsi il percorso del Giro di Sicilia 2019, la gara ciclistica per professionisti, inserita nel calendario Uci, che dopo i due anni del Giro d’Italia riporta sull’Isola i grandi campioni di ciclismo, in attesa del ritorno del Giro previsto già dall’anno prossimo. Questo grazie all’accordo tra Regione Sicilia e Rcs Sport, società che organizza appunto il Giro d’Italia e molte classiche della Penisola, e al contributo di 11 milioni di euro per il triennio 2019-2021.
Il percorso del debutto, che sarà il 3 aprile, vedrà la carovana partire da Catania, con le bellezze del centro storico della città etnea a fare da sfondo, un quasi remake della tappa del Giro, partita lo scorso dal teatro Greco romano con due immense ali di folla a fare da cornice in via Etnea con l’Etna sullo sfondo. Poi via verso Aci Castello, Acireale, Guardia, Giarre e Fiumefreddo , per poi entrare in provincia di Messina, passando da Taormina, con la tappa che poi dovrebbe per seguire il lungomare fino a Messina, e la successiva ascesa di Colle San Rizzo(466 metri). Poi gli atleti attraverseranno Spadafora e Barcellona Pozzo di Gotto, quindi gli splendidi paesaggi di Capo Milazzo, col traguardo finale proprio nella cittadina tirrenica.
La seconda tappa (4 aprile), Partirà da Capo d’Orlando, costeggiando il Tirreno a Pollina. Quindi si svolta verso l’interno, cominciando una costante ascesa di 30 chilometri che culminerà col Gran Premio della Montagna posto ai 1090 metri di Geraci Siculo. I ciclisti resteranno in quota fino a Caltavuturo, per poi cominciare la discesa che li porterà a Termini Imerese. Qui il percorso torna pianeggiante e il gruppo passerà da Trabia, Altavilla Milicia e Bagheria fino a giungere a Palermo. Un tappone di 236 chilometri che potrebbe anche vedere l’arrivo nel capoluogo di Regione di una classica fuga da lontano, viste le asperità non indifferenti poste proprio al centro del percorso.
La terza giornata di gara (5 aprile), avrà la partenza a Caltanissetta e l’arrivo a Ragusa. Dopo aver lasciato il capoluogo nisseno, la carovana si dirigerà verso Enna, per poi scendere a sud, attraversando Piazza Armerina, Caltagirone, Grammichele e Vittoria. Dopo Comiso, arriva il Gran Premio della Montagna di Serra san Burgio, per poi planare su Ragusa dopo un saliscendi di 186 chilometri.
Il gran finale di giorno 6 aprile, come detto, vedrà come protagonista principale il vulcano più alto d’Europa, e le strade della nostra zona. La partenza sarà da Giardini Naxos, passando per Francavilla di Sicilia, Castiglione, Solicchiata, Randazzo e Maletto, in cui è previsto il Gran Premio della Montagna a quota 990 metri. Quindi inizia una lunga e graduale discesa di 30 chilometri da sopra Bronte fino a Santa Maria di Licodia. Da Belpasso in poi, invece, comincia la parte più dura e al tempo stesso affascinante della quattro giorni di gare nell’Isola: dopo il passaggio da Nicolosi, infatti, inizia la durissima ascesa verso i 1892 metri del Rifugio Sapienza, con un passaggio intermedio a Piano Bottaro. Sarà lì, in un contesto dal fascino unico al mondo, che quasi sicuramente si deciderà il vincitore della prima edizione del Giro di Sicilia. La manifestazione completa, sarà presentata il prossimo 26 marzo, in una conferenza stampa a Palermo