Anche i commercianti titolari di posto fisso nel mercato domenicale di Randazzo chiedono maggiore ordine, legalità e controlli fra le bancarelle. Dicono anche che sulla pulizia dell’area si può certamente fare di più, ma chiedono l’aiuto e la collaborazione del Comune. Ritengono, infatti, insufficiente il quantitativo di sacchetti e cassonetti consegnati per riporre i rifiuti e sull’enorme percentuale di morosità (90%) della tassa per l’occupazione del suolo pubblico ritengono che sia troppo esosa anche perché non è possibile pagarla a rate. “Non contestiamo quanto è stato denunciato – ha affermato Giuseppe Parisi, commerciante delegato della Confcommercio e portavoce dei suoi colleghi del mercato – Noi per primi chiediamo maggiore ordine e sicurezza nell’area del mercato. Lo chiediamo a garanzia nostra e soprattutto dei nostri clienti. Che ben vengano quindi i controlli di diverse forze dell’ordine. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sul posto, rispetto a qualche anno fa, è diminuito. Certo è evidente che si possa fare di più, ma è vero anche che soprattutto nelle zone riservate ai venditori di frutta e verdura i sacchetti e i bidoni consegnati dal Comune sono insufficienti e i colleghi non sanno dove depositare i propri rifiuti”. “Certamente – ribadisce – sulla enorme percentuale di morosità della tassa influisce il fatto che questa sia forse la più cara dei mercati che conosco e bisogna pagarla in un’unica soluzione. Se fosse possibile la rateizzazione sono certo che la percentuale di morosità diminuirebbe. Per questo – aggiunge – chiederemo presto un incontro con il sindaco Michele Mangione e l’assessore delegato. Il mercato domenicale di Randazzo è un valore anche per tutto il commercio randazzese che si avvantaggia del fatto che arrivano tanti forestieri. Bisogna quindi renderlo sicuro e tutelarlo”. Il sindaco Mangione dice di essere pronto ad incontrare una delegazione rappresentativa di commercianti del mercato: “Sono pronto – afferma – a prendere in considerazione ogni proposta sensata. Possiamo discutere sia sulla rateizzazione della tassa, sia sul numero di cassonetti da consegnare. Fino ad oggi però gli uffici non mi hanno detto di aver trovato pieni quelli che abbiamo consegnato, anzi al contrario. Mi dicono che i cassonetti rimangono vuoti e per strada e sui marciapiedi non si contano i cumuli di rifiuti. Qualche comportamento da aggiustare, quindi, c’è”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 06-11-2015