Reazione diverse ieri fra i commercianti del mercato domenicale di Randazzo destinatari del decreto di sospensione del posto perché non hanno pagato al Comune la Cosap (Canone occupazione spazi e aree pubbliche). C’è chi intervistato fa spallucce e ci dice che rimedierà e c’è chi chiede una rateizzazione. Ma c’è chi, vista la decisione del sindaco Michele Mangione di non far allestire la bancarella ai morosi, avverte sul rischio di una rivolta. «Io pagherò – ci dice Giuseppe Monaco – ma credo che sarebbe stato più
giusto non chiedere adesso il dovuto in una sola soluzione. Poi chi è in regola quali servizi riceve? I controlli si fanno contro l’abusivismo?» Il riferimento è nei confronti di una lunga fila di commercianti di colore che popolano tutta la via Vittorio Veneto. «Di fronte a me ci sono questi ragazzi che vendono abusivamente scarpe contraffatte. – dice Antonino Billa commerciante di scarpe –Io non ho potuto pagare perché come gli altri sono in difficoltà. Vorrei farlo, ma a rate. Pagare 3 anni in unica soluzione non mi è proprio possibile. Domenica non sarà facile impedirci di montare le bancarelle, si rischia il caos e tutti sono pronti a protestare». La pensa così anche Marco Nibali: «Occupo meno spazio di quanto dovrei perché mancano le strisce per terra. Perché dovrei pagare per intero? Se domenica non ci fanno montare si rischia la protesta». Intanto il Comune tira dritto per la sua strada.
Del resto è giusto che chi occupa un suolo pubblico, pretenda legalità e giustizia, ma paghi. Si vedrà quanti regolarizzeranno la propria posizione, nell’attesa di domenica quando le forze dell’ordine impediranno ai morosi di entrare. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 04-12-2017