Sta meglio l’uomo che lunedì mattina ha tentato il suicidio a Randazzo. Rimane ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni sembrano migliorare. Sa di dovere la sua vita alla tempestività ed alla bravura di due marescialli del Comando Stazione dei carabinieri di Randazzo che, durante un controllo del territorio passavano davanti casa sua. Si tratta dei marescialli Nico e Paratore che hanno udito le urla di una donna. Questa, infatti, si era accorta che l’uomo si era impiccato con un cintura legata nella parte alta della tromba delle scale. Quando i marescialli sono entrati hanno visto l’uomo che penzolava quasi esanime. Immediatamente lo hanno alzato e liberato dal cappio e poi, accorgendosi che non respirava più, senza pensarci hanno iniziato il massaggio cardiaco e le manovre di rianimazione. Manovre che hanno permesso all’uomo di salvarsi, come hanno confermato poi gli uomini del 118 di Bronte, giunti immediatamente sul posto complimentandosi con i militari. Se i carabinieri fossero arrivati qualche secondo dopo o non avessero effettuato correttamente la manovra, il destino dell’uomo sarebbe stato diverso. Un episodio che ben presto ha fatto il giro del paese. I due sottufficiali sono particolarmente conosciuti nella cittadina per la loro abnegazione e soprattutto per la vicinanza nei confronti della gente. Un episodio che rafforza un legame fra la Stazione dei carabinieri e la città, già di per se molto solido, con i militari dell’Arma sempre vicini a tutto quello che accade e pronti ad aiutare i cittadini. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 17-10-2018