Ha tenuto tutti con il fiato sospeso per quasi 10 ore, poi si è consegnato ai carabinieri. “Aldo” Kahlif Megally, il commerciante egiziano di 57 anni che 7 anni fa, per evitare lo sfratto, si era barricato all’interno del negozio di mobili nel complesso Villa Zina, nella frazione di Murazzo Rotto di Randazzo, minacciando di darsi fuoco con della benzina, ieri mattina ha (e per lo stesso motivo) ripetuto la sua protesta. Ma stavolta è stato arrestato, insieme con la moglie e una donna incinta. L’accusa è di tentata strage, sequestro di persona, detenzione di materiale esplodente, resistenza a pubblico ufficiale. Solo dopo una lunga trattativa con il colonnello dei carabinieri Nazareno Sant’Antonio, intorno le 19 di ieri sera, l’egiziano è uscito dal negozio per recarsi in caserma. Come 7 anni fa i motivi della plateale protesta hanno radici profonde e nascono da una querelle con il proprietario del complesso Villa Zina, Francesco Calanni, sulla compravendita del seminterrato dove l’egiziano ha un negozio di mobili. Per anni, infatti, questa vicenda è stata pane per gli avvocati fino al pronunciamento del giudice che in primo grado e in Appello hanno dato ragione al proprietario del complesso. Megally quindi doveva lasciare il negozio, ma prima dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario ha tentato la protesta. Tutto è cominciato intorno alle 9,30. L’egiziano ha sistemato un megafono nel piazzale antistante al negozio è si è barricato dentro assieme alla sua famiglia. Poi all’arrivo delle forze dell’Ordine ha minacciato di dare alle fiamme delle bottiglie molotov e di far esplodere l’intero complesso con ben 16 bombole del gas. “Moriremo tutti – ha detto al telefono – o si fa giustizia o si muore. Contesto la decisione del giudice. Sono assieme a mia moglie, quattro dei miei figli e una donna in gravidanza”. Frasi preoccupanti che hanno costretto le forze dell’ordine a far evacuare le famiglie residenti nel complesso, chiudere al transito un tratto della Ss 120 e far arrivare un cospicuo numero di carabinieri, assieme alla Polizia municipale di Randazzo, ai vigili del fuoco e alle ambulanze del 118. Anche il sindaco, Ernesto Del Campo si è recato sul posto. Solo alle 19 tutti la soluzione. Megally è uscito dal negozio e la polizia municipale ha portato le 16 bombole al sicuro.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 14-07-2012