Lo slargo antistante al lato nord della Basilica di Santa Maria è stato dedicato a mons. Vincenzo Mancini, scomparso 10 anni fa. Alla cerimonia ha partecipato il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, assieme a diverse autorità e al sindaco Michele Mangione che ha definito mons. Mancini “Padre, Maestro e Amico” di tutta la città- “Sono qua – ha detto Mangione – a porgere i più sentiti sentimenti di sincera gratitudine, stima e apprezzamento nei confronti di mons. Mancini, ringraziandolo di vero cuore, per il grande lavoro svolto, con instancabile zelo apostolico nello svolgimento del suo ministero sacerdotale e pastorale, con importanti riflessi anche in campo educativo e sociale, in oltre 62 anni di fedele sacerdozio. Egli – ha continuato – fu un grande formatore soprattutto al Liceo Classico “Don Cavina” di Randazzo dove, amatissimo dai giovani, si distinse per la grande serenità, la compostezza e l’equilibrio con i quali ha condotto il dialogo educativo, lasciando anche nelle giovani generazioni un ottimo ricordo di se”. Parroco della Basilica di Santa Maria, tutti lo ricordano perché incarnava l’esempio del sacerdote vicino alla gente. Ordinato sacerdote il 4 marzo del 1944 si è sempre dedicato ai randazzesi ed alla sua attività pastorale. Lo ricordano affettuosamente i tanti studenti che hanno avuto la fortuna di averlo come insegnante e molti anziani che oggi hanno una casa ed appropriate cure grazie alla sua caparbietà che lo spinse a fondare la Casa di Riposo “Paolo Vagliasindi del Castello”, dove è stata eretta una sua statua. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-05-2016