Parte dalla medievale cittadina l’idea di aggregare gli attori principali della filiera lattiero-casearia a cominciare dall’allevatore che produce il latte, fino al caseificio che lo trasforma in formaggio, con l’obbiettivo di ottimizzare le fasi di filiera, creare un prodotto ancora più appetibile dai mercati e contemporaneamente sviluppare condizioni ottimali per la creazione di nuovi posti di lavoro. L’azienda “La Cava Srl”, leader nel settore dei prodotti caseari, infatti, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2014 – 2022, si candida al ruolo di capofila nel bando del 2021 legato ai Progetti integrati di filiera, che in gergo vengono definiti Pif. L’idea sembra essere vincente, perché i Pif altro non sono che uno strumento capace di aggregare gli attori di filiere agricole e agroalimentari al fine di superare le principali criticità delle filiere stesse, per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e per realizzare relazioni di mercato più equilibrate.
«Sono coinvolti tutti – affermano Rosita e Nino La Cava -. Produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc. Per questo invitiamo tutte le attività del comparto zootecnico interessate all’Accordo di filiera, a partecipare a un incontro pubblico che si terrà a Randazzo presso il nostro caseificio al 246 in via Gaetano Basile, venerdì alle 19. Sarà l’occasione per esporre tutte le opportunità del bando Pif, le modalità di adesione all’Accordo di filiera e tutte le ulteriori informazioni utili». Per Randazzo, ma per l’intero territorio una opportunità che Rosita e Nino ritengono di non far perdere al settore: «Per questo siamo pronti a fornire ogni informazione necessaria. Chiunque può contattarci scrivendo all’indirizzo [email protected]. Saremo ben lieti – concludono – di fornire la collaborazione necessaria per la crescita non solo del nostro settore, ma dell’economia dell’intero territorio». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 25-01-2022