Gli operatori ecologici che nei giorni scorsi hanno occupato la sala consiliare di Randazzo, hanno accettato lo sforzo di mediazione della Prefettura e della Joniambiente nei confronti dei Comuni morosi, ed hanno sospeso la protesta. Pur rimanendo in stato di agitazione, apprendendo che vi erano buone prospettive di percepire subito lo stipendio di ottobre, atteso da 20 giorni, nella notte fra mercoledi e giovedi hanno lasciato l’aula consiliare. “Abbiamo apprezzato gli sforzi di mediazione – dicono alcuni operatori – da quanto ci è stato riferito finalmente è stato detto ai sindaci dei Comuni morosi che noi siamo lavoratori con gli stessi diritti di quelli dei loro Comuni. Il nostro intento non è quello di creare disservizi ai cittadini, ma soltanto ribadire l’importanza del nostro stipendio”. I lavoratori si riferiscono al vertice di mercoledi sera in Prefettura, quando alcuni sindaci morosi hanno accusato la Aimeri Ambiente di un servizio scadente, e la società ha replicato che non è efficenza neanche pagare ogni 6 mesi e dopo gli scioperi dei lavoratori perchè così non si mette in condizione l’impresa di lavorare al meglio e di pagare gli operatori. Insomma ci vorrebbe buon senso da parte dei Comuni che dovrebbero rispettare le scadenze di pagamento e della ditta chiamata al minuzioso rispetto del contratto. E ieri mattina i lavoratori hanno verificato l’invio da parte della Joniambiente alla Aimeri di ben 400 mila euro, soldi che si sommano a quelli già versati, con cui la ditta pagherà gli stipendi. Così i lavoratori hanno affisso una copia di notifica dell’invio del danaro nella bacheca del deposito comprensoriale di Maletto, e poi con i pochi mezzi a disposizione sono tornati al lavoro.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 07-12-2012