Sono nuovamente in stato di agitazione gli operatori ecologici del Comune di Randazzo. Dopo le continue e vibranti proteste attuate nello scorso settembre i netturbini torneranno ad incrociare le braccia sabato 10 e lunedì 12. Il motivo è sempre lo stesso. Rivendicano il diritto di avere gli stipendi arretrati fermi al mese di agosto. “Esattamente – ci dice – Mario Grillo della Confsal – a settembre siamo riusciti ad ottenere gli stipendi di giugno e luglio. In questi mesi abbiamo continuato a lavorare nonostante non siamo stati pagati. Qualcuno ha ricevuto una parte del mese di agosto, la maggior parte attende ancora di ricevere gli stipendi di agosto, settembre e ottobre. Inoltre il 15 dovremmo riscuotere novembre”. Per questo si è svolto all’interno del Palazzo municipale un vertice con l’Amministrazione comunale da una parte ed i rappresentanti sindacali della Confsal e Cgil dall’altra, ma alla fine la fumata è stata nera. “L’ Amministrazione comunale – prosegue Grillo – ci ha detto di attendere i proventi della tassa sui rifiuti inviata ai cittadini in questi giorni. Vi rendete conto subito che non esiste la certezza che il Comune incassi le somme necessarie ed allora siamo stati costretti a proclamare gli scioperi. Temiamo di dover passare il natale senza stipendi. Sarebbe ingiusto”. “Purtroppo – spiega l’assessore Gianluca Lanza – registriamo i soliti problemi di mancanza di liquidità, aggravati dai mancati trasferimenti da parte dello Stato per le inadempienze in materia di Patto di stabilità e bilanci 2015. Stiamo cercando di liquidare qualcosa per far erogare agli operatori il saldo degli stipendi di agosto ed un acconto su settembre. Comprendiamo le loro difficoltà ma stiamo facendo il possibile”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-12-2016