Operatori ecologici nuovamente in stato di agitazione a Randazzo. Come accaduto nel febbraio scorso, protestano perché non hanno ricevuto lo stipendio. “I lavoratori – ci dice Pippo Foti coordinatore della Cisl per il comparto igiene ambientale – non hanno ricevuto lo stipendio di febbraio e marzo. Si tratta di lavoratori con obblighi e scadenze da pagare che se non sanno come fare. La ditta che effettua il servizio (la Ecolandia) non paga i propri dipendenti perché il Comune non gli versa quanto dovuto. E’ una situazione insostenibile che non può continuare a che deve essere risolta. Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione, astenendoci dal lavoro venerdì e ieri due ore al giorno per riunirci in assemblea. Se la situazione non dovesse risolversi, come i contatti con l’Amministrazione comunale ci fanno capire, lo stato di agitazione si trasformerà in sciopero. Al nostro fianco – conclude – anche i lavoratori aderenti alla Cgil e alla Confsal, ovvero l’intero cantiere”. “E’ una situazione perdura da tre anni – aggiunge il lavoratore Mario Grillo – dal Comune abbiamo saputo che sono state versate le somme per pagare lo stipendio di febbraio, ma noi non abbiamo ancora ricevuto nulla. Non può continuare così. Se non dovessimo ricevere quanto ci spetta il 7 maggio entreremo in sciopero”. “Con i lavoratori dobbiamo essere estremamente chiari – replica il sindaco Michele Mangione – il Comune in questo momento ha una liquidità di cassa estremamente esigua. Confermo che abbiamo già versato il necessario per gli stipendi di febbraio. Se i lavoratori non hanno ricevuto nulla, è solo per una questione tecnica. Gli operatori ecologici sappiano che ho detto agli uffici di dare la precedenza per il pagamento del servizio di pulizia ambientale, anche rispetto ai dipendenti del Comune, che sono anche loro lavoratori con scadenze da rispettare. Gli operatori sappiano che ci sono fornitori che non vengono pagati da quasi un anno, eppure devono pagare le scadenze delle loro aziende. Purtroppo, la situazione del Comune oggi è difficile. Senza bilancio lavoriamo in dodicesimi, la Regione ritarda ad inviarci i trasferimenti ed abbiamo riscosso non più del 50% della tassa sui rifiuti. Detto ciò – conclude – tutti, io per primo, vogliamo risolvere il problema”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 23-04-2016