Proteste a Randazzo per la soppressione di alcuni servizi, e per i problemi del 118;
Il redigendo piano di riordino sanitario che la Regione siciliana sta preparando e le notizie dei giornali che prevedono soppressione di posti letto e servizi, preoccupano non poco Randazzo. Il Consiglio comunale, presieduto dal dott. Lucio Rubbino, ha approvato all’unanimità 3 distinti documenti, dove si chiede che vengano mantenuti gli esigui servizi offerti dall’ex struttura ospedaliera di Randazzo come il Pte, la radiologia e la vendita dei farmaci per i pazienti cronici. In verità ancora non ci sono notizie ufficiali sulla soppressione di servizi a Randazzo, ma la momentanea chiusura di alcuni 118 della zona e la strana rotazione di personale e ambulanze praticata dalla società che gestisce gli autisti soccorritori del 118, oltre alla decisione di non far più prenotare le radiografie direttamente nell’ex ospedale ed il trasferimento del punto vendita dei farmaci per cronici a Bronte, rappresentano per le istituzioni locali più che un campanello d’allarme. “Dobbiamo muoverci in tempo – hanno detto a più voci i consiglieri – facendo presente alla Regione le difficoltà cui andrebbe incontro un paese di montagna come il nostro”. Così alla fine dopo ampio dibattito, che ha registrato anche scaramucce dialettiche tra maggioranza ed opposizione, sono stati approvati per essere inviati alla Regione tre documenti. Il primo dove si chiede alle autorità regionali competenti ed alla Direzione dell’Asl 3 di Catania di mantenere a Randazzo il servizio del 118 con l’ambulanza di Rianimazione. Il secondo dove si chiede di mantenere e potenziare il servizio di Radiografia a Randazzo, consentendo la prenotazione in ospedale e non solo attraverso il numero verde. Terzo, che i farmaci dei pazienti cronici tornino ad essere distribuiti a Randazzo. “Una presa di posizione forte dell’intero Consiglio e quindi del paese – afferma il presidente Rubbino – la nostra è una comunità di montagna collegata da una viabilità difficile. I servizi offerti dall’ex ospedale sono essenziali per garantire un minimo di servizio sanitario. Ci opporremo a qualsiasi decisione che penalizzi ulteriormente la nostra Randazzo”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 16-10-2008