Fino ad 11 anni fa il paese non aveva un luogo dove far giocare i bambini. Poi nel 2010 è stata inaugurata la bambinopoli di piazza Loreto, unico luogo dove era possibile per i genitori accompagnare i propri piccoli a giocare. Nell’ultimo anno però di passi in avanti ne sono stati compiuti parecchi ed oggi la medievale cittadina può definirsi comunità a misura dei più piccoli. Sono iniziati, infatti i lavori per la realizzazione della bambinopoli inclusiva. Una nuova area ludica che va ad aggiungersi non solo a quella di piazza Loreto che la scorsa primavera è stata ristrutturata ed ampliata, ma anche a quella inaugurata in estate all’interno del campo di calcio. Fra tutte, però, la bambinopoli inclusiva ha un sapore diverso e la centralissima piazza Vagliasindi, che la ospiterà, lancerà un messaggio di solidarietà e di unione. Non a caso alla cerimonia di consegna dei lavori, assieme al sindaco, erano presenti l’intera giunta municipale, il presidente del Consiglio comunale Alfio Ragaglia ed il vicepresidente Carmelo Scalisi. «Anche quest’altro impegno è stato mantenuto –afferma subito il sindaco Sgroi – Questa piazza da anni versa in condizioni di eccessivo degrado. Adesso sarà completamente ristrutturata, verrà rifatto l’impianto di illuminazione, verranno abbattute le barriere architettoniche e lo spazio interno sarà adibito a bambinopoli con la posa in opera di giochi utilizzabili da bambini con disabilità motoria».
«Per me un obiettivo importante – continua il primo cittadino – Ci inorgoglisce avere avuto il modo, in questo momento di crisi economica ed appena fuori da un dissesto finanziario, di avere potuto pensare ancora una volta ai bambini, a tutti i bambini senza eccezione alcuna. E pensate che realizziamo tutto con le somme inserite nel bilancio pluiriennale 2020/2023 ed approvato dal Consiglio comunale che ringrazio. Senza un’accurata gestione delle risorse del Comune non ci saremmo mai riusciti». E non è che siano tante in Italia le bambinopoli inclusive. «L’ho già detto a dicembre e lo ripeto adesso – conclude Sgroi – Non vedo l’ora di vedere giocare insieme tutti i bambini normodotati e non, perché in questa bambinopoli tutti saranno abili. Nessuno si sentirà diverso. Senza considerare che realizzando una bambinopoli inclusiva, poniamo la nostra comunità al passo con le principali città europee, che dedicano importanti spazi per l’inclusione dei giovani». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 24-02-2021