Secondo atto intimidatorio nel giro di un anno nei confronti del vicesindaco di Randazzo e assessore all’Ecologia, Gianluca Lanza. Ieri mattina, il vicesindaco uscendo da casa si è accorto che qualcuno aveva posto a fianco dello sportello della sua auto, una Mercedes classe A, una bottiglia piena di un liquido avvolta in un sacchetto di plastica. Sospettando che si trattasse di qualcosa di infiammabile, Lanza ha avvertito i carabinieri che hanno confermato che si trattava di benzina. Non è la prima volta che Gianluca Lanza 36 anni, sposato e con figli, subisce atti intimidatori. Lo scorso anno, il 13 settembre, la sua Citroen Ds5 comprata appena 3 anni fa, sempre in sosta sotto casa in piazza Risorgimento durante la notte andò in fiamme: “Ancora aspetto di avere notizie dalle autorità giudiziarie sul precedente episodio – ci dice Lanza – che siano nuovamente punto e accapo. Spero che questa volta si trovi il colpevole. Io non ho assolutamente ricevuto minacce di alcun tipo. Così è difficile proseguire nell’attività amministrativa e la serenità mia e della mia famiglia è una priorità”. Il sindaco Michele Mangione, ipotizza che il movente dell’atto sia riconducibile a fatti amministrativi: “L’ennesimo vile e atto intimidatorio perpetrato nei confronti del vicesindaco – afferma – impone a tutti una seria e profonda riflessione su quanto sia difficile e persino pericoloso amministrare in condizioni di estrema difficoltà quali quella che viviamo in questo tempo presente. Spero che possa essere fatta presto luce sulla vicenda. Esprimo ancora una volta la mia vicinanza e dell’intera Amministrazione a Lanza, cui rinnovo tutta la mia stima personale e da sindaco”. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-08-2016