La sentenza è fissata a luglio. A meno di un anno dai fermi di Francesco Calanni Pileri e Carmelo Pino, per il pestaggio ai danni di un egiziano per impedire che partecipasse a un’asta per aggiudicarsi un complesso immobiliare a Randazzo, il processo è già arrivato alle battute finali. Nell’ultima udienza il pm ha formulato le richieste di pena al gup: 6 anni e 8 mesi nei confronti di Calanni e 4 anni invece a Pino. Nella requisitoria sono stati ripercorsi le fasi di una vicenda inquietante che ha per protagonista un imprenditore massacrato – secondo l’accusa – su mandato dell’imputato che avrebbe ingaggiato i picchiatori attraverso Pino, imparentato con un boss dei Cappello. L’aggressione è avvenuta l’estate del 2022. Ai carabinieri la vittima ha raccontato che prima di essere colpito avrebbe sentito uno dei due dire: «Calanni ti manda un messaggio, tu e tuo figlio se non andate via da qui verrete ammazzati tutti». L’egiziano è finito in ospedale dove gli hanno asportato la milza. A marzo l’attività commerciale viene danneggiata da un incendio, che risultò essere doloso.
Ci furono forti sospetti che anche dietro il rogo ci sarebbe stato l’imputato. «Due avvertimenti gli bastano, no? Quindici giorni fa prima della cosa (l’asta, ndr) gliel’hanno bruciato… ha preso fuoco… prende solo a fuoco?», diceva in una conversazione captata dai carabinieri. Gli investigatori, ascoltando le intercettazioni, ipotizzarono la pianificazione di un nuovo pestaggio. La procura emise i fermi nei confronti dei due, che finirono lo scorso aprile in manette. Gli imputati sono accusati di tentata estorsione, lesioni gravissime e danneggiamento seguito da incendio. Nell’ultima udienza hanno discusso anche le difese, l’avvocato Francesco Antille per Calanni che ha anche posto dei dubbi sulla qualificazione del reato contestato. L’avvocato Dario Polizzi Favarolo per Pino. Laura Distefano Fonte “La Sicilia” del 06-04-2024