I territori demaniali Nebrodi e Caronie del territorio di Randazzo salvi dai possibili dissesti idrogeologici che possono derivare dalle frane e da piogge intense ed eccezionali. L’Azienda foreste demaniali di Catania ha ottenuto un finanziamento di circa 3 milioni di euro per mettere in sicurezza tutto il territorio randazzese dei Nebrodi inserito nel Pai, “Piano per l’Assetto Idrogeologico”. Si tratta di un grosso fazzoletto di Parco dei Nebrodi, risorsa ambientale di grande pregio non solo per Randazzo, ma per tutta la Sicilia. “Con questi fondi – dice il direttore dell’Azienda, Ettore Foti – effettueremo interventi di sistemazione idraulico contro il dissesto del territorio. Gli alvei dei fiumi e dei torrenti – spiega – verranno ripuliti, le stradelle rurali (spesso divorate dal ruscellamento delle acque piovane) verranno sistemate, le piante infestanti negli alvei dei fiumi – che solitamente formano delle barriere provocando inondazioni – verranno eliminate e anche in quelle zone che noi definiamo aree nude, ovvero terreni brulli a rischio frana, verranno piantati degli alberi”. Lavori importanti che quest’anno vengono effettuati grazie al finanziamento del Pac (Piano azione e coesione). In pratica in passato questi lavori sono stati effettuati nell’arco degli anni grazie a fondi regionali. L’opportunità offerta dal Pac, oggi ha permesso all’Azienda foreste demaniali di Catania di accelerare gli interventi, nel rispetto dei principi stabiliti dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, dando anche una grossa boccata di ossigeno ai lavoratori forestali che nei giorni scorsi hanno temuto di non poter completare le giornate lavorative; “Proprio cosi – ribadisce Foti – lavoreranno circa 350 lavoratori forestali ognuno nel rispetto delle proprie garanzie occupazionali. Per noi il beneficio quindi è doppio: si sistemano i territori e si creano le necessarie opportunità di lavoro”. A beneficiare degli interventi ovviamente il territorio e l’ambiente, ma soprattutto la sicurezza di turisti ed escursionisti che sempre più numerosi si incamminano fra i meravigliosi boschi dei Nebrodi, ricco di fiumi e torrenti che vanno periodicamente ripuliti per una ottimale regimentazione delle acque che quest’anno, con il maltempo che continua ad imperversare in tutta Italia, ci si è accorto essere più che necessaria.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 16-11-2014