«Scegliamo una nuova governance del Parco fluviale dell’Alcantara e ridefiniamo la sua perimetrazione». A chiederlo sono i sindaci dei Comuni ricadenti nell’area dell’oasi naturale, da Randazzo a Giardini Naxos che per questo hanno chiesto di essere ascoltati dal presidente Musumeci. La richiesta dei sindaci è stata definita nel corso dell’ultima seduta del consiglio del Parco fluviale dell’Alcantara. I sindaci rivendicano una condivisione di obiettivi sulla scelta della figura che dovrà guidare il Parco nei prossimi anni per consentire una governance efficace, efficiente e legata alle realtà territoriali. Chiedono, inoltre, un maggiore coinvolgimento nelle decisioni strategiche relative alla pianificazione del territorio della Valle dell’Alcantara. «D’intesa con tutti i componenti del consiglio del Parco – commenta il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi , componente del Comitato esecutivo dell’Ente in rappresentanza delle Città Metropolitane di Catania e di Messina e dei Comuni – riteniamo che la nuova perimetrazione delle varie aree dell’ente e il Piano paesaggistico, elaborato dalle soprintendenze competenti per territorio, siano in contrasto tra di loro e persino con il Piano regolatore generale di ciascun Comune, ma più di ogni altra cosa questi strumenti di pianificazione del territorio siano lesivi delle legittime aspettative di sviluppo del territorio. Pertanto chiediamo sia al governatore Musumeci, sia all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Salvatore Cordaro, sia all’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Sebastiano Tusa, un incontro istituzionale per esprimere le nostre istanze nell’interesse delle popolazioni locali». E i Comuni del Parco fluviale dell’Alcantara sono 12, ovvero Calatabiano, Castiglione, Francavilla, Gaggi, Graniti, Malvagna, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Randazzo, Roccella Valdemone, Taormina e Giardini Naxos. Fanno parte di un bacino bagnato dal fiume Alcantara che vanta paesaggi di pregio e luoghi incantevoli meta di turisti. Da sempre il territorio si è augurato che dai Parchi e quindi dalla tutela dell’ambiente, possano nascere occasioni di sviluppo. Auspicio, in verità, quasi sempre deluso. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 12-02-2019