Mentre si discute e si manifesta sul Punto Nascite di Bronte, comunque ancora chiuso, ai normali cittadini restano i problemi veri, che, per fortuna, in questo caso si è risolto tutto per il meglio. Infatti, mentre le dispute per la proroga del punto nascite aumentano, le donne in gravidanza con problemi o impellenti necessità, devono spostarsi per molti chilometri, aumentando i rischi sia alla propria persona, sia al nascituro. Come avvenuto, l’altro ieri, ad una 43 enne di Randazzo, alla 38° settimana di gravidanza. La signora, ha accusato dei dolori lancinanti, e temendo problemi ha chiamato il 118, che ha inviato sul posto l’ambulanza. I dolori erano molto forti, e considerate le condizioni della signora, e la reale possibilità di seri problemi, il medico in servizio ha ritenuto opportuno far giungere sul posto l’elisoccorso, in maniera da trasferire subito la gestante in un ospedale attrezzato per un parto non facile. E così, a bordo dell’elicottero del 118, è stata portata a Catania, e ricoverata al Policlinico, per fortuna senza conseguenze. Una tipo di intervento che sembra facile, ma purtroppo, non lo è. Tutto è andato bene per la pronta disponibilità dell’elicottero, ma cosa sarebbe accaduto se per impegni in altri interventi, o per le condizioni meteo, l’elisoccorso non fosse stato disponibile? La signora sarebbe stata trasferita a bordo dell’ambulanza, rischiando di partorire su un mezzo sicuramente attrezzato, ma non sicuro come potrebbe essere una sala parto con annessa sala operatoria. E se, come accaduto, le condizioni meteo rallentano la marcia? Allungando anche di molto i tempi di intervento? Tutti conosciamo la risposta, l’unica cosa è sperare di non avere problemi seri in caso di gravidanza. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 15-03-2016