Alla fine molti hanno tirato un sospiro di sollievo, in particolare le mamme, che lunedì riavranno la refezione scolastica per i propri figli e soprattutto i contrattisti del Comune di Randazzo, circa 60 che ormai si sono abituati a vivere da precari e che per qualche giorno hanno temuto di non vedersi rinnovato il contratto. Il Consiglio comunale, presieduto da Nino Grillo, alle 5,30 del mattino di ieri, dopo 10 ore e mezzo di estenuante e a tratti anche rissoso dibattito, ha approvato il bilancio di previsione 2014 che al massimo doveva essere approvato entro il 30 settembre. Otto i consiglieri che hanno votato favorevolmente. sei quelli contrari, ovvero i consiglieri di un’opposizione che comunque, dopo aver fortemente criticato il documento, “per senso di responsabilità” come è stato più volte fatto intendere, hanno prima lasciato in aula solo i capigruppo e, pur votando contro, hanno favorito la votazione e poi sostenuto l’immediata esecutività del bilancio che evita così anche i tempi di pubblicazione degli atti, permettendo alla Giunta di riattivare subito i servizi sospesi e limitare i danni. “L’immediata esecutività – dice il sindaco Michele Mangione – permetterà di far ripartire la refezione scolastica scolastica per le scuole già da lunedì. Per questo devo ringraziare tutto il Consiglio. Domenica ci siamo ripromessi di approvare la delibera di proroga del servizio alla vecchia ditta, in attesa di preparare la nuova gara. La cosa più importante è che possiamo con calma anche approvare la proroga del contratto ai nostri precari”. Aver approvato il documento oltre il 31 dicembre però qualche soldino lo ha fatto perdere: “Si – continua – le somme del fondo unico per investimenti. Circa 150 mila euro per l’edilizia scolastica, per la manutenzione delle strade, della rete idrica e del cimitero. A rischio – continua Mangione – anche il finanziamento di 100 mila euro per il restauro della casermetta di monte Spagnolo, ma siamo fiduciosi di recuperarlo”. Il Consiglio resta però per l’Amministrazione Mangione, un’esperienza massacrante: “Io – conclude Mangione forse lanciando un messaggio – sono pronto al dialogo con tutte le forze politiche di buona volontà. Vedremo…”.
Fonte “La Sicilia” del 10-01-2015