Pazienti cardiopatici cronici assecondati in tutto e per tutto dall’ospedale di Bronte e senza l’assillo dei controlli periodici anche a Randazzo. Dopo il successo ottenuto dal nuovo servizio effettuato nei pazienti di Bronte, l’Asp ha annunciato l’inizio del progetto anche a Randazzo. In pratica l’ospedale, coinvolgendo i medici di base nella scelta dei pazienti con scompenso cardiaco, metterà a disposizione di questi un’apposita équipe medica che garantirà tutto il percorso diagnostico – teraupetico educativo, organizzando gli appuntamenti diagnostici, gli incontri, l’assistenza domiciliare e sollevando così il paziente da ogni difficoltà organizzativo – burocratica. Al vertice, effettuato nella sala della Giunta del Comune di Randazzo, alla presenza del sindaco Michele Mangione, hanno partecipato fra gli altri i medici di famiglia, il coordinatore sanitario dell’ospedale di Bronte, Salvo Calì, il dott. Renato Passalacqua e i responsabili del progetto. “Parte oggi da Randazzo – ha affermato Calì – questo progetto che mira al miglioramento delle condizioni di salute e la qualità di vita del paziente”. “Il territorio – ha concluso Mangione – si dota di un servizio sanitario avanzato e degno delle migliori realtà. Sono felice che anche i cardiopatici cronici randazzesi potranno ricevere assistenza domiciliare e diagnostica specialistica a loro esplicitamente destinata nella struttura ospedaliera di Bronte”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 19-11-2013