Chi ha immaginato di ingannare le forze dell’ordine e andare in campagna per trascorrere le giornate di Pasqua e Paquetta è bene che ci ripensi. Le norme sancite dai decreti e dalle ordinanze emanate per contrastare il coronavirus parlano chiaro: bisogna rimanere a casa e uscire solo per comprovate necessità che non sono rappresentate dalla voglia di trascorrere una giornata all’aperto. Per questo in tutt’Italia i controlli saranno triplicati e per questo motivo i carabinieri della Compagnia di Randazzo, guidata dal capitano Nicolo Morandi, si prepara ad una 2 giorni di intenso e ininterrotto lavoro. Tutti i reparti saranno operativi per dare esecuzione ad un rigoroso piano che vedrà pattuglie fermare gli automobilisti sulle strade e perlustrare le zone di campagna, dove si è soliti fermarsi per fare pic nic o dove vi sono case di campagna e seconde abitazioni. Imponente il piano dei controlli che saranno equamente distribuiti in tutto il territorio della compagnia, ovvero da Bronte fino a Piedimonte Etneo anche con l’ausilio di un elicottero. Difficilmente, quindi, auto in sosta nelle campagne o anche piccoli assembramenti di persone potranno sfuggire. «I controlli effettuati fino a oggi – afferma il capitano Nicolò Morandi – ci hanno dato prova di un generale rispetto delle norme e dei divieti imposti dai decreti e dalle ordinanze. La nostra preoccupazione però è che la voglia di trascorrere una giornata all’aperto in questo “ponte pasquale”, che sarebbe sana e legittima se non ci trovassimo in piena emergenza coronavirus, rischi di compromettere la salute pubblica di tutti noi, vanificando gli sforzi compiuti fino ad oggi. Il consiglio è quello di rimanere a casa in primis per non rischiare di contagiare o essere contagiati e poi per non incorrere in sanzioni che potrebbero essere anche pesanti».
Chi esce da casa senza uno dei comprovati motivi segnalati dall’autocertificazione, infatti, rischia una multa da 400 a 3.000 euro. Se si viene fermati a un posto di blocco alla guida di un’auto la multa sale da 533 a 4.000 euro. E la sanzione è individuale e rischiano di prenderla tutti i componenti di un’ipotetica famiglia. Peggio ancora se si dichiara il falso o se un positivo da coronavirus si allontana da casa. In entrambi i casi si va sul penale. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 11-04-2020