«Le campagne di Randazzo deturpate sicuramente da una organizzazione criminale dedita agli scarichi abusivi di pneumatici». A sostenerlo è il sindaco di Randazzo Ernesto Del Campo dopo il ritrovamento di 2 enormi discariche di pneumatici abusive fra le campagne di Randazzo, ed una di queste addirittura nel Parco dell’Etna. Le hanno scoperte di agenti della Polizia ambientale del Comune dopo una operazione di controllo del territorio. Una di queste si trovava in contrada Rosolella, subito dopo il passaggio a livello della Fce del prima tratto della statale 284, ed esattamente dove un tempo era stata realizzata un’isola ecologica, l’altra in prossimità dell’ex discarica di «Dagala Longa» in zona D del Parco. Quando gli agenti, coordinati da Franco Giardina, sono arrivati sui posti si sono trovati davanti cumuli di pneumatici scaricati frettolosamente dai camion. Avvertito il sindaco, Ernesto Del Campo, il Comune ha immediatamente effettuato la denuncia ai carabinieri e la comunicazione alle autorità giudiziarie, chiedendo alla società Ato rifiuti, Joniambiente di iniziare al più presto l’attività di bonifica di entrambi i siti. Così i camion della Aimeri Ambiente hanno iniziato a prelevare e trasportare i pneumatici nel centro di stoccaggio dei beni durevoli di Paterno. Già sono state trasportati e distrutti circa 20 mila chili di pneumatici, ma ancora domani si tornerà a lavorare a dimostrazione dell’enorme quantitativo di pneumatici scaricati abusivamente. «Non può trattarsi di scarichi abusivi da parte di pochi gommisti che operano a Randazzo – ha affermato il sindaco – Sono certo che ci troviamo di fronte all’azione di una organizzazione che libera i gommisti di chissà quanti Comuni dei pneumatici usati». Sindaco che tutto sommato può considerarsi fortunato, perché subito dopo il ritrovamento le discariche sono state individuate anche dalla Guardia di Finanza che ha iniziato la procedura il sequestro dell’area che avrebbe comportato la denuncia del primo cittadino. Essendo, però, iniziata l’azione di bonifica, la Finanza non ha proceduto. «Devo ringraziare – ha aggiunto il sindaco Del Campo – la Polizia ambientale, la Guarda Forestale e la Joniambiente che è intervenuta prontamente ed insieme con la Aimeri ambiente continueranno l’attività di bonifica del territorio, nella speranza che l’organizzazione responsabile dell’inquinamento del territorio venga individuata».
Fonte “La Sicilia” del 16-01-2011