Questa volta il guasto al pozzo di Santa Caterina è più grave del previsto e rischia di creare disservizi anche per 3 lunghi giorni. Se qualche giorno fa a guastarsi sono stati dei grossi fusibili, sostituiti in poche ore, questa volta a “fermarsi” è stata addirittura la pompa di sollevamento principale. Un guasto grave, perché la pompa si trova a 135 metri di profondità e per essere riparata va portata in superficie. Più veloce quindi sostituirla con una nuova, ma i tempi per sollevare quella guasta e riportare in profondità quella nuova sono lunghi. Per questo la Commissione straordinaria, composta da Alfonsa Caliò, Cosimo Gambadauro e Isabella Giusto, ha attivato il Coc (Centro operativo comunale) di Protezione civile, nel tentativo di risolvere al più presto il problema e dare acqua ai cittadini in qualsiasi modo. «In falda c’è una pompa secondaria – spiega la dott. Isabella Giusto – Ovviamente non può svolgere il lavoro di quella principale, ma la utilizzeremo per riempire un po’ le vasche e provare, già da oggi, a dare un po d’acqua ai cittadini. Stiamo già facendo arrivare da Palermo una nuova pompa. Oggi i tecnici stanno smontando un casotto per facilitare le operazioni di sollevamento della vecchia pompa che domani sarà portata in superficie.
Ci vorrà un altro giorno di lavoro per portare in profondità la nuova pompa. Bisognerà poi che si riempiano nuovamente le vasche. Di conseguenza, conti alla mano, l’erogazione ritornerà normale sabato o al massimo domenica». E allora si prova ad aumentare il numero delle autobotti incaricate a riempire le vasche a domicilio. «L’attivazione del Coc – aggiunge la dott. Giusto – è anche utile per utilizzare le risorse locali previste nel piano di Protezione civile e ottenere la collaborazione degli Enti sovracomunali. Faremo il possibile per alleviare il disagio dei cittadini». Intanto si cerca di capire i motivi che hanno causato il guasto della pompa principale. «Non è ancora chiaro – spiega sempre la dott. Giusto – Si ipotizza una interruzione o variazione di tensione nella rete elettrica durante la tarda serata di martedì. Se così fosse bisogna capire se questo pozzo è dotato dei normali sistemi di protezione o se non ha funzionato qualcosa». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 11-07-2024