E’ un pò l’emblema dell’abbandono del territorio da parte delle istituzioni, ma anche dell’imbarbarimento nei comportamenti di tanta gente. Parliamo del ponte sul torrente Saracena, nel Parco dei Nebrodi, immerso in uno dei boschi più belli ed incontaminati della Sicilia. Il bene, di proprietà dell’Azienda forestale, non solo è stato dichiarato pericolante, e quindi chiuso al transito agli inizi del 2012 senza che la Regione siciliana sia riuscita in 4 anni a ristrutturarlo, ma adesso è diventato preda dei ladri che, pensate, hanno avuto tutto il tempo per tagliare e portare via le ringhiere esterne di protezione. Come ci siano riusciti è difficile stabilirlo con esattezza. Probabilmente avranno utilizzato qualche smerigliatrice a batteria. Di certo hanno avuto tutto il tempo per tagliare i pali o liberarli dai pilastri di sostegno, trasportarli fino a un mezzo di trasporto (visto che il transito è reso impossibile dalla rete metallica e da enormi massi e poi percorrere in libertà le strade rurali fino al paese di provenienza, che non è facile da stabilire. Il ponte, infatti, si trova in terra di confine ed è raggiungibile da Maniace da cui dista 11 km, dalla frazione Flascio di Randazzo, lontana 12 km, ma anche da Tortorici 23 km e Floresta lontana ben 25 km. Da qualsiasi paese siano giunti i ladri, il loro cammino non è stato agevole: le strade sono tutte impervie e in terra battuta. A sentire qualche anziano, che in quella zona ci bazzica sempre, fino a qualche tempo fa questo furto sarebbe stato impossibile, perché a vigilare c’erano i cosi detti “sorveglianti”, ovvero operai dell’Azienda forestale che, a quanto ci dicono, rimanevano anche la notte. Adesso questi operai non effettuano più turni serali e notturni e non lavorano nel fine settimana. Se ci fossero stati, invece, avrebbero udito, nel silenzio fra i boschi, il rumore del camion, e, come accaduto altre volte, avrebbero avvertito la Guardia forestale che, oggi, ha veramente gli uomini contati per sorvegliare un territorio vastissimo. Abbandono del territorio quindi. Certo, forzato magari dalla crisi economica che sommata all’aumento dei furti nelle campagne, che hanno visto sparire anche le tettoie degli acquedotti comunali o le pietre dai muri a secco, fa si che niente, in campagna, oggi sia veramente sicuro.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-12-2015
BRONTE: INCONTRO DELLA CISL SUI SERVIZI
“Politiche sociali a Bronte la parola ai cittadini”. E’ il titolo del convegno organizzato dalla segreteria provinciale della Cisl di Catania, su invito della sezione locale. Alla presenza del presidente del Consiglio comunale Nino Galati, le sigle del sindacato, Fnp Cisl, Fp Cisl, Anteas e Sicet di Catania, hanno reso pubblici i programmi e i servizi che rivolgono quotidianamente ai pensionati, agli impiegati ed agli inquilini. Ma non solo. L’incontro è stato definito una “Officina progettuale per analisi e proposte su welfare ed emergenze sociali”. Fonte “La Sicilia” del 17-12-2015;