Dopo aver raggiunto traguardi ragguardevoli nella raccolta differenziata comune, come il vetro, la plastica, l’alluminio e la carta e dopo aver anche recentemente inaugurato la raccolta dell’umido, il presidente della società Ato rifiuti Joniambiente, il dott. Mario Zappia, punta a differenziare anche le apparecchiature elettroniche. La Joniambiente, infatti, ha presentato un progetto e chiesto all’Agenzia regionale dei rifiuti un finanziamento di 2 milioni e 300 mila euro per realizzare, nella zona industriale di contrada Arena Pignatone a Randazzo, un impianto di smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche. «L’evoluzione tecnologica – dice dal canto suo il presidente Zappia – determina un rapido aggiornamento delle nostre apparecchiature elettriche ed elettroniche che non vengono più aggiustate, ma sostituite con i modelli più innovativi. Di conseguenza i vecchi computer o i anche gli stessi vecchi cellulari diventano un rifiuto che bisogna smaltire nel pieno rispetto dell’ambiente e della nostra salute». «Dai dati in nostro possesso – continua Zappia – risulta che in Europa una grande quantità di apparecchiature elettroniche vengono smaltite attraverso l’incenerimento, con il rischio di liberare nell’aria metalli pesanti». «Neanche il conferimento in discarica – prosegue Zappia – è del tutto sicuro, perché se queste non sono del tutto impermeabili c’è il rischio di far penetrare nel terreno il mercurio dei circuiti stampati o le altre sostanze che in questi sono contenute». «La soluzione migliore quindi – dice ancora Zappia – è smontare questi rifiuti componente per componente fino a trarne quelli riciclabili come è la plastica o sono i metalli e smaltire adeguatamente tutti i quelli dannosi». «Questo – conclude il presidente – è il nostro obiettivo che intendiamo raggiungere». In pratica a Randazzo dovrebbe sorgere il centro di smaltimento di questa speciale tipologia dei rifiuti che se realizzato metterebbe a disposizione del territorio un impianto all’avanguardia nella differenziazione dei rifiuti, migliorando ancor di più la già dimostrata, dalla Regione siciliana, efficienza della stessa Joniambiente.
Fonte “La Sicilia” del 03-12-2008