Ieri e oggi gli operatori ecologici del Comune di Randazzo hanno lavorato senza interruzioni, portando via i rifiuti accumulati sulle strade. Da domani, però, per i residenti ricomincerà il calvario vissuto nei giorni scorsi. I lavoratori, infatti, dopo essersi riuniti hanno deciso di riprendere lo stato di agitazione, di riunirsi ogni giorno in assemblea per 2 ore e di programmare 2 giorni di sciopero consecutivi ad intervalli di 10 giorni. Questo perchè l’incontro in Prefettura di martedì scorso non ha risolto i loro problemi, con i lavoratori che hanno portato a casa solo la certezza di riscuotere subito lo stipendio di giugno. Quello di luglio ed agosto rimane una chimera. “Il viceprefetto – hanno affermato i lavoratori – ha obbligato la ditta ad utilizzare i 40 mila euro versati dal Comune esclusivamente per i nostri stipendi. Ringraziamo il viceprefetto, ma dalla riunione non è emersa alcuna certezza sulla data di riscossione degli altri stipendi, nè tanto meno se il pagamento per il futuro sarà regolare. Per questo abbiamo deciso di continuare lo stato di agitazione. Ci scusiamo con i cittadini, ma noi abbiamo diritto ad essere pagati”. “Non abbiamo ancora avuto comunicazione ufficiale del nuovo stato di agitazione, – esordisce il sindaco Michele Mangione – noi in Prefettura, carte alla mano, abbiamo dimostrato di non avere un centesimo in cassa. Dobbiamo quindi attendere la riscossione dei trasferimenti regionali che io assicuro di utilizzare per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Non so quando però la Regione li trasferirà”. E nel dubbio gli operatori continuano a protestare.