Diventa sempre più accesa l’atmosfera all’interno del Consiglio comunale. Come annunciato dal consigliere e neo assessore Carmelo Scalisi, è stata presentata la mozione di sfiducia al presidente dell’Assemblea comunale Alfio Ragaglia. A firmarla tutti i consiglieri che in questo momento sostengono l’amministrazione del sindaco Francesco Sgroi, ovvero oltre a Scalisi anche Maria Rita Proietto, Giuseppe Lo Castro, Carmelita Paladina, Maria Enrichetta Giardina ed Alessia Bordonaro. «Il presidente – si legge nel documento inviato al segretario comunale, al prefetto, al sindaco ed a tutto il Consiglio comunale – ha consentito ad alcuni consiglieri comunali di presentare in maniera estemporanea e ammettere a discussione un emendamento riguardante il Dup in violazione del regolamento comunale. Inoltre è stato più volte richiesto di fare intervenire il sindaco sulla mozione per dare la possibilità ai consiglieri di avere piena conoscenza dell’argomento. Il sindaco – continuano – aveva il diritto di esporre la posizione della Giunta, essendo il Dup un atto esclusivo di loro competenza, ma si è scontrato con l’ingiustificato e gravissimo diniego da parte del presidente del Consiglio. Detto ciò, proponiamo la revoca del presidente».
Mozione che il sindaco Sgroi ci dice di non voler commentare, limitandosi ad affermare: «È chiaro che i regolamenti vanno rispettati, altrimenti è anarchia». Per il presidente Ragaglia, però, Sgroi avrebbe un ruolo determinante nella mozione: «L’ha fatta presentare ai consiglieri – replica – preciso che ho sempre assolto il mio compito rispettando il regolamento. Circa l’ammissione dell’emendamento sul Dup, in conferenza dei capigruppo era stato deciso di ammettere eventuali emendamenti presentati nel corso della seduta. Per l’amministrazione ha parlato più volte l’attuale assessore ai Lavori pubblici. Da considerare che il sindaco sul Dup è intervenuto per ben tre volte nel precedente Consiglio». Poi Ragaglia, dopo aver ripercorso tutti i passaggi della seduta consiliare sull’argomento conclude così: «Nessun abuso da parte del presidente, solo il rispetto del regolamento nella conduzione di un Consiglio un po’ complicato. Al sindaco brucia il fatto che il Consiglio comunale abbia liberamente approvato l’emendamento». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-12-2021